Pennac, Saint-Exupéry e la Costituzione italiana, a Porto Ceresio arrivano le panchine letterarie
Il sindaco Marco Prestifilippo racconta come è nata l'idea di arricchire il lungolago con tre panchine letterarie che vogliono offrire un’occasione per fermarsi ad ammirare il lago ma anche a riflettere sulla vita e sui valori che guidano una comunità
L’articolo 3 della Costituzione italiana, frasi di Daniel Pennac e Saint-Exupéry abbelliscono il lungolago di Porto Ceresio in forma di panchine. Una novità che segna l’inizio della primavera, fornendo un tocco caratteristico al bel lungolago del borgo affacciato sul Ceresio, nuovi punti dove sedersi ad ammirare il paesaggio e spunti di riflessione su valori come l’uguaglianza, le relazioni umane e il valore della lettura.
L’iniziativa nasce dal Comune di Porto Ceresio, che in questi mesi ha introdotto diverse novità sul lungolago, seguendo il filo conduttore della cultura. Dopo la posa in piazza Bossi della panchina che cita l’articolo 3 della Costituzione italiana, il progetto si è completato ieri con altre due panchine nei pressi della Biblioteca comunale.
«Con la posa, ieri, di due panchine letterarie sul lungolago di Porto Ceresio si chiude, per ora, una serie di installazioni che hanno fatto forse discutere, si spera sempre con intento costruttivo – spiega il sindaco Marco Prestifilippo – L’ispirazione letteraria era già stata alla base della realizzazione, da parte dei nostri artisti nel mese di settembre, di cinque nuovi murales che citavano passi di autori italiani e stranieri : Ungaretti, Kant, Tiziano Terzani, A. Merini e Leopardi. Uno dei murales, realizzato da un’artista di Porto Ceresio cita i famosi versi di Leopardi “Ma sedendo e mirando…. Io nel pensier mi fingo…”, che ben rappresentano il sentimento di chi, fermandosi a sedere su una panchina del nostro lungolago, si lasci prendere dalla bellezza. Ecco allora l’idea delle nuove panchine che vogliono offrire un’occasione in più per fermarsi a riflettere anche sulla vita, sui valori che ci guidano, sul senso di comunità, ammirando nel contempo il contesto naturale in cui si inserisce il nostro bel borgo e che la passeggiata a lago ha reso disponibile a tutti cittadini e visitatori».
In questi mesi di novità se ne sono viste diverse, dal cuore rosso che all’inizio del lungolago fa da cornice alle foto dei visitatori alla prima panchina rossa sulla violenza di genere, posata da Porto Aperta, dai murales letterari, che proseguiranno con il prossimo Mur-Arte alle due canoe donate dalla locale Canottieri. Infine le due panchine-matita che, insieme alle canoe, a qualcuno non sono piaciute.
«Due canoe, appunto, non un missile in verticale o un jet in orizzontale , due canoe dismesse e donate dai nostri canottieri per essere installate a ricordo delle tante imprese compiute in decenni solcando il nostro ed altri laghi, due canoe proprio di lago poste lì ad esaltare il valore dello sport e l’impegno dei giovani – prosegue Prestifilippo – L’installazione delle canoe in verità non è ancora completata, bisogna sempre attendere un po’, ma presto esse vedranno ciascuna l’aggiunta di due remi e di un’insegna, mentre la canoa sul lungolago vedrà attorno la posa di una seduta circolare. Quindi quest’ultima sarà anche una panchina, ove “sedersi e mirare”. Successivamente sono state poste sul lungolago due matite/panchina, un pensiero per i bimbi, in un punto non scelto a caso, ma un luogo pieno di fascino a quell’età, ove sotto lo sguardo benevolo di due leoni scolpiti, i bambini possano anch’essi fermarsi ad ammirare il paesaggio e scoprire la bellezza».
Per l’ultima installazione si sono scelti messaggi che si ispirano a valori culturali e morali: «Due citazioni letterarie, oltre alle belle immagini. Di Daniel Pennac è la frase: “Il tempo per leggere , come il tempo per amare, dilata il tempo del vivere”. Non solo un invito alla lettura, proprio ai piedi della Biblioteca, ma l’affermazione del valore profondo della cultura che, come l’amore, arricchisce la nostra vita, in qualche modo la prolunga, ci fa uscire dal chiuso di noi stessi, ci mette in contatto con mondi e con tempi anche lontani, con persone, conoscenze, sentimenti, idee che mai avremmo potuto incontrare se non attraverso la lettura. La seconda panchina cita la frase di Antoine de Saint-Exupéry: “Esiste un solo vero lusso, ed è quello dei rapporti umani”. Una frase così vera nella sua semplicità, nel parlarci della cultura dell’incontro che ogni commento è superfluo. Infine la panchina che riporta l’art. 3 della Costituzione, posta non a caso di fronte al monumento ai Caduti, a ricordare il loro sacrificio per la nostra libertà, perché si affermassero quei principi grandi e sempre attuali scritti dai nostri padri costituenti, in primo luogo quelli della libertà e dell’uguaglianza dei cittadini, principi tanto più reali quanto più supportati dalla potenza della cultura. Costituzione il cui testo abbiamo iniziato e continueremo a donare ai nostri giovani di terza media, proprio lì davanti al monumento, in una toccante cerimonia del 4 Novembre che vede la partecipazione attiva di tutta la scuola».
«Ancora una volta – conclude il sindaco – è la cultura che lega il tutto, come un filo sottile».
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