Porterà la voce di farmacisti e “varesini del nord” il nuovo consigliere regionale Zocchi

Per il varesino Luigi Zocchi, uno dei cosiddetti “consiglieri surrogati” sarà mercoledì 15 il suo battesimo da Consigliere Regionale: lo abbiamo sentito a poche ore dal debutto

Luigi Zocchi generiche

Mercoledi mattina avrà la sua prima seduta, cui parteciperà dopo che il consiglio regionale eletto avrà convalidato il nome degli assessori della giunta Fontana e, con loro, anche i nomi dei consiglieri che verranno nominati al loro posto.

Per il varesino Luigi Zocchi, uno dei cosiddetti “consiglieri surrogati” – cioè nominati, in base alla loro posizione tra i più votati delle rispettive votazioni, al posto di un consigliere eletto diventato assessore – sarà quello il suo battesimo da Consigliere Regionale. Terzo tra i più votati di Fratelli d’Italia in provincia di Varese, dopo Giuseppe de Bernardi Martignoni e Francesca Caruso, sostituisce quest’ultima in consiglio dopo che lei è stata nominata assessore alla Cultura.

Quello di mercoledì è solo l’inizio di un percorso in Regione. Cosa pensa di portare avanti?
«Immagino che dovrò occuparmi di sanità, o perlomeno questo è il mio obiettivo, considerata la mia professione (Farmacista e presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Varese, ndr). E’ da premettere che la sanità lombarda non va per niente male: siamo una delle strutture piu funzionanti in Italia. Ma alcuni problemini ci sono anche qui: come ad esempio la desertificazione dei medici di base, un grande problema, o  quello delle liste di attesa, che è del tutto irrisolto. Queste sono le questioni più urgenti. Poi si può lavorare allo sviluppo futuro della televisita e della telemedicina: una questione che coinvolgerebbe anche le farmacie. In questo futuro di medicina più evoluta infatti molte potranno giocare un ruolo importante: basti pensare che novecento farmacisti hanno già nelle loro sedi elettrocardiogrammi, holter cardiaci e pressori. Tornando a me, io spero invece di poter entrare in commissione sanità: e ritengo si possa considerare una legittima aspirazione, anche se non è affatto scontata».

Di certo si può dire che porterà in consiglio regionale la sua professionalità in sanità, ma lei ha anche un’altra caratteristica: quella di avere “spostato verso il nord del varesotto” l’asse dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia…
«Sì è vero, e adesso siamo in due i rappresentanti politici di livello – il primo è Andrea Pellicini, diventato deputato – della parte nord della provincia. In questo modo possiamo cercare più efficacemente di soddisfare le aspettative del territorio. Vede, noi del nord della provincia godiamo di una fama che non è rispondente alla realtà: con il fatto che siamo vicini alla Svizzera abbiamo un importante flusso di persone, sembriamo ricchi e in qualche modo “a posto”. In realtà i frontalieri hanno un sacco di problemi, la viabilità pure, i trasporti pubblici in questa zona della Provincia anche, senza parlare del dissesto idrogeologico. Con il Covid poi la situazione poi è stata catastrofica: molte attività commerciali non hanno retto e hanno chiuso. Per questo il fatto che qualcuno della zona sia arrivato in sedi che contano è positivo».

Torniamo alla sanità, e parliamo dei suoi potenziali interlocutori. Conosce l’assessore al welfare, Guido Bertolaso?
«Non lo conosco personalmente, ma attraverso amici comuni: naturalmente tutti gli riconoscono grandi capacità organizzative e tecniche, ma forse in un settore cosi delicato come la sanità di una regione importante come la Lombardia una componente più politica non sarebbe stata sgradita. In questa posizione, ora, inevitabilmente una componente politica ce l’ha anche lui, a fianco di Fontana. Ma forse una persona dalla carriera politica più solida sarebbe andata ancora meglio».

E per quanto riguarda il presidente della commissione sanità uscente, il rieletto Emanuele Monti? Ne auspica la riconferma?
«Siamo amici da molti anni, come presidente commissione Sanità si è sempre dimostrato attento e vicino alle farmacie, ci siamo sentiti e ha ascoltato le nostre ragioni anche durante la scrittura delle ultime norme sanitarie. È per me una persona molto valida, un politico che ha ascoltato molto e ho di lui una opinione molto buona e sperimentata. Non so se gli ridaranno la stessa carica, ma spero di si».

Infine: insieme a lei come “consigliere surrogato” ritorna in regione anche Giulio Gallera, l’ex assessore al welfare. Di lui che mi dice?
«L’ho conosciuto bene, lo posso considerare abbastanza vicino a noi, intesi come farmacisti. Con Gallera assessore, ma anche con Moratti al welfare, non abbiamo mai avuto problemi, i rapporti sono sempre stati fluidi. E non è strano, vista la nostra disponibilità come categoria, soprattutto dopo il covid, ma anche prima. Non smetterò mai di citare la nostra presa in carico delle certificazioni per esenzione per reddito e quelle per scelta e revoca di medico di base e pediatra: nel 2017 abbiamo fatto come ordine dei farmacisti oltre un milione e mezzo di operazioni, facendo risparmiare agli uffici centinaia di ore, e ai cittadini migliaia di ore perse».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 14 Marzo 2023
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