Quinta corsia sulla A8 Milano Laghi, al via la fase finale dell’ampliamento
I lavori riguardano il tratto compreso tra la barriera di Milano Nord e l’interconnessione con l’autostrada A9 Lainate-Como Chiasso
Proseguono i lavori di ampliamento alla quinta corsia dell’Autostrada A8 Milano Laghi nel tratto compreso tra la barriera di Milano Nord e l’interconnessione con l’autostrada A9 Lainate-Como Chiasso.
A comunicarlo Autostrade per Italia annunciando che i lavori continuano come da cronoprogramma condiviso con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con gli Enti Territoriali,
Nei giorni scorsi è stato raggiunto un importante obiettivo con il completamento delle lavorazioni di ampliamento in direzione Milano, tra il km 9+900 ed il km 8+400. La realizzazione della quinta corsia consente infatti di iniziare la fase finale delle lavorazioni, limitando l’impatto sulla viabilità. Il nuovo tratto potenziato garantisce l’avanzamento e completamento dell’intervento di ampliamento del nastro autostradale anche in direzione nord, pur mantenendo percorribili quattro corsie per senso di marcia. Configurazione che sarà attiva fino alla fine dei lavori, prevista entro il terzo trimestre del 2023.
I lavori sulla A8, iniziati ad aprile 2019, prevedono appunto la realizzazione di una corsia aggiuntiva tra la barriere di Milano Nord e il bivio con la A9 Lainate-Como-Chiasso: si parla in tutto di un tratto di circa 4,4 chilometri per il quale sono stati investiti complessivamente circa 147 milioni di euro, con l’obiettivo di migliorare i tempi di percorrenza arrivando ad un risparmio di un milione di ore l’anno in quello che è di fatto uno dei tratti più trafficati di tutta Italia, con una media di 120mila transiti quotidiani e picchi che arrivano a 150mila.
Il progetto, che ad oggi ha un grado di avanzamento pari al 70% circa, ha posto l’accento anche sulla sostenibilità sia rispetto alla gestione delle fasi di cantiere che nella realizzazione di interventi a beneficio dell’ambiente e della qualità di vita del tessuto urbano: circa l’88% dei materiali di scavo, ad esempio, è stato reimpiegato nelle attività di costruzione previste dall’intervento e il 100% del sistema di drenaggio è stato chiuso e controllo. È prevista inoltre la piantumazione di 10 ettari di alberi nelle vicinanze dell’abitato, che porterà ad una riduzione delle emissioni di polveri sottili fino al 40%.
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