Sciopero della raccolta rifiuti a Malpensa, Lonate Pozzolo e Ferno
L’astensione dal lavoro è stata dichiarata dalla Cgil che contesta eccessivo ricorso straordinario e il ricorso a sanzioni disciplinari che hanno reso un clima interno teso
![Lonate Pozzolo generica](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2019/07/lonate-pozzolo-generica-749265.610x431.jpg)
Sciopero e blocco degli straordinari alla Sap, la società di raccolta rifiuti dei Comuni di Lonate Pozzolo e Ferno, che serve anche l’aeroporto internazionale di Milano Malpensa.
Lo sciopero – per l’ 8 marzo prossimo – è stato dichiarato dalla Cgil: “L’astensione dalla giornata lavorativa, che interesserà anche il lavoro straordinario – si legge nella nota sindacale – si è resa necessaria a seguito della totale indisponibilità dell’attuale dirigenza ad un confronto serio e costruttivo su alcuni temi di primaria importanza. I lavoratori che svolgono le attività di raccolta dei rifiuti nei comuni di Lonate, Ferno e presso l’aeroporto di Malpensa, denunciano un non più sostenibile ricorso continuo al lavoro straordinario da parte dell’azienda per sopperire alla carenza di occupazione e per superare alcune difficoltà inerenti l’organizzazione del lavoro. Il numero di ore complessive è talmente consistente da mettere a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori”.
C’è anche una componente contrattuale: “Negli ultimi tempi, la Direzione ci ha comunicato che ad oggi non erano possibili né il cambio del contratto, né tanto meno una eventuale armonizzazione fra i due contratti con un accordo interno. Successivamente, però, la stessa Direzione, comunicava che i soci stavano valutando la cessione della SAP ad altra società dell’igiene ambientale (riconoscendo quindi implicitamente l’anomalia) che sicuramente avrebbe applicato il corretto contratto ai lavoratori. Per quanto riguarda la liberalità di 250 euro ci è stato comunicato che i bilanci dell’azienda non permettono spese ulteriori e che la nostra proposta di un premio di risultato in base ad obiettivi condivisi non è sostenibile. A noi risulta, invece, che le motivazioni riguardano le scelte dell’assetto complessivo dell’azienda e non l’andamento generale”.
La sensazione è comunque che ci sia in fondo anche un clima teso in azienda:”Il continuo utilizzo strumentale di contestazioni disciplinari (da noi sempre prontamente impugnate) e le risposte sopra esposte, hanno portato tutti i lavoratori all’esasperazione, nonostante abbiano sempre dimostrato, soprattutto nei momenti difficili, grande disponibilità nei confronti dell’azienda. Così hanno deciso di dare un segnale forte per far comprendere alla Direzione e ai soci che non si sentono minimamente ascoltati e considerati“.
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