Segnalazioni e criticità sull’appalto esterno del servizio trasporti all’Asst Sette Laghi: la Cgil chiede chiarezza
Gianna Moretto, del sindacato FP Cgil ,solleva il problema dei trasporti non in urgenza che la Sette Laghi ha deciso di dare in appalto. Segnalate criticità su cui si chiedono risposte
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Cosa sta succedendo nell’appalto ai trasporti secondari dell’Asst Sette Laghi? Alcune segnalazioni parlano di irregolarità gravi e mancanze che causerebbero problemi al servizio.
«Tra le segnalazioni arrivate – sottolinea Gianna Moretto della FP Cgil – anche quella di alcuni autisti sprovvisti delle le abilitazioni a condurre questi trasporti: se fosse vero, ci sarebbero gravi rischi anche di natura legale. Quando tempo fa avevamo denunciato la volontà di esternalizzare questo servizio, nessuno si è preoccupato di chiedersi come mai fossimo così critici. La nostra posizione era frutto dell’ascolto di chi, quel servizio, lo aveva sempre gestito. Sapevamo che non sarebbe stato semplice. Nessuno, purtroppo, ci ha dato retta e oggi le cose sembrano proprio darci ragione».
Il servizio dei trasporti tra i diversi ospedali dell’azienda non riconducibili all’area di urgenza ed emergenza ha visto succedersi diversi vincitori dell’appalto: « Non comprendiamo perché si sia scelta la strada dell’esternalizzazione – aggiunge Moretto – il personale c’era e poteva benissimo essere recuperato, andava solo rinnovato il parco mezzi. Si è voluto proseguire sull’incarico a enti esterni che poco conoscono questo mondo e hanno adottato un modello inadeguato che, riteniamo, aggravi i costi all’azienda. Allora ci chiediamo: perché hanno esternalizzato?».
Quando l’Asst Sette Laghi annunciò la volontà di esternalizzare, i sindacati confederali, insieme a Fials, Nursing up e Nursind si dissero contrari: « È una macchina da gestire molto complessa e richiede conoscenze di dinamiche interne – commenta ancora la rappresentante sindacale della Cgil – Oggi vediamo segnalazioni di disservizi e criticità gravi. La Pubblica Amministrazione è debole sul controllo della qualità per diversi motivi. Porteremo la situazione al tavolo di contrattazione, confidando in una risposta visto che fino a oggi l’azienda non ha ancora dato risposte o chiarimenti alle tante segnalazioni fatte. Vogliamo capire le ragioni di una decisione che, alla luce degli eventi, appare solo ideologica. È sempre possibile tornare indietro: ora, come allora, il personale può essere facilmente recuperato e si può ripristinare un servizio che funzionava bene su cui l’ente ha un controllo diretto».
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