Spettacolo nel cielo del Varesotto: cinque pianeti visibili a occhio nudo
Marte, Urano, Venere, Giove e Mercurio si potranno osservare senza l’ausilio di strumenti. Un evento raro che cadrà la sera di lunedì 27 marzo
Complice quel po’ di pioggia caduta nelle scorse ore e le raffiche di favonio che lunedì 27 marzo stanno “spazzando” il varesotto, l’evento astronomico di inizio primavera dovrebbe essere facilmente visibile anche nella nostra provincia.
Naso insù, dunque, a partire dall’imbrunire quando i pianeti saranno maggiormente visibili a ovest. Facile riconoscerli partendo da Venere, che già in questi giorni era ben individuabile. Come riconoscerla? E’ molto semplice: dopo la Luna è la “stella” in assoluto più luminosa.
Marte, Giove e Mercurio saranno accanto a lei. Il primo appena sopra, un po’ a sinistra, e gli altri due sotto, uno accanto all’altro. Urano è il più difficile da osservare, ma basterà un binocolo per scorgerlo proprio accanto a Venere.
Credit photo: NasaHa dichiarato all’Ansa l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope: “A occidente, al calar del Sole, il cielo sta allestendo un’interessante sequenza di pianeti, che coinvolge in particolare Giove, Venere e Marte, già ben visibili, e poi Urano che vede Venere avvicinarsi prospetticamente alla sua posizione, mentre Mercurio che pian piano sta emergendo dal bagliore residuo del Sole, dopo il tramonto. Soltanto il 27 marzo Mercurio, affrancato dal bagliore solare, sarà ben visibile e angolarmente vicino a Giove“.
Mercurio e Giove saranno facilmente visibili al tramonto, poi “spariranno” sotto la linea dell’orizzonte. Venere appare come la “stella” più luminosa, impossibile non riconoscerlo, mentre Marte sarà vicino alla Luna e si potrà individuare prestando attenzione al rossore del suo bagliore, a cui deve il nome di “pianeta rosso”. Solo in tarda mattinata, in prossimità dell’alba, farà la sua comparsa anche Saturno che arriverà perciò tardi alla “parata” dei suoi colleghi.
Dove andare a vederli?
Lontano da fonti luminose, questo è poco ma sicuro. Meglio uscire dalle città, quindi, e magari alzarsi un po’ in quota cercando un punto dove l’orizzonte sia libero ad ovest. Forte di Orino, Sacro Monte di Varese, Poncione di Ganna, Piambello, Sette Termini, Sasso del Ferro o anche più su, in cima al Monte Lema. Tutti questi monti si prestano alla perfezione come punti di osservazione della “parata dei pianeti”.
L’immagine di copertina è puramente indicativa della posizione dei pianeti ed è stata realizzata con Canva
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