“Sulle Comunità energetiche gli altri Comuni si muovono, Gallarate è ferma”
Sulle comunità di produzione e condivisione di energia rinnovabili, il centrosinistra aveva portato il tema in aula mesi fa e ora riapre la questione in vista di una scadenza prevista per il 31 maggio. "Abbiamo scritto anche alla maggioranza, ma non abbiamo avuto risposta
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«Sulle comunità energetiche molti Comuni si sono già mossi, mentre a Gallarate siamo fermi e non se ne parla neppure».
Il centrosinistra torna a chiedere al Comune di attivarsi sul tema delle comunità di produzione e condivisione delle energie rinnovabili. Già mesi fa era stata presentata una proposta specifica, attraverso una mozione, discussa poi in aula, con un confronto animato in aula e con in impegno condiviso a riprendere il tema in futuro.
Ora però c’è un passaggio successivo: l’autorità di vigilanza Arera ha emanato il Testo integrato autoconsumo diffuso che regola le comunità e fa emergere la necessità di definire entro il 31 maggio le “aree convenzionali”: in sostanza il territorio italiano viene diviso in diverse aree, che dipendono dalla struttura della rete elettrica. «Il territorio di Gallarate viene suddiviso in tre aree che comprendono poi altri Comuni circostanti» spiega Cesare Coppe (lista civica Città è Vita). «Serve un confronto sul tema con i Comuni delle tre aree, come Besnate, Cardano al Campo, Cassano Magnago, Casorate Sempione, Samarate e Somma Lombardo».
Gli altri Comuni, dicono dal centrosinistra, si stanno già muovendo: «A Cardano il centrodestra ha approvato il giorno dopo la stessa mozione che Lega e Fratelli d’Italia qui a Gallarate hanno bocciato», esemplifica Anna Zambon, del Pd.
La mozione è appunto quella che era stata discussa sul finire del 2022, per iniziativa del centrosinistra. La maggioranza aveva vissuto quella proposta come un tentativo di “appropriarsi” del tema e quindi non c’era stato un voto favorevole, anche se era rimasto un impegno a discutere insieme. «Dieci giorni fa abbiamo anche inviato una mail al consigliere Valentino, che si era reso disponibile sul tema» dicono Giovanni Pignataro e Margherita Silvestrini del Pd. Alla mail non è arrivata risposta e dunque ora i consiglieri di Pd e Città è Vita chiedono una commissione congiunta (urbanistica e lavori pubblici) per affrontare il tema dentro agli spazi istituzionali, visto che la discussione – per così dire – informale – non è andata in porto.
«Anche perché è da dicembre che il consiglio comunale non si riunisce» conclude Margherita Silvestrini.
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