Turotti: “Alla Pro Patria non servono processi, serve una reazione”
Dopo la sconfitta contro la Triestina per i tigrotti parla solo il direttore sportivo: "Non mi è piaciuto niente. Giocare mercoledì il derby l'occasione per tornare a fare punti"
La Pro Patria perde ancora, anche a Trieste. A parlare a fine partita è solo il direttore sportivo Sandro Turotti, che analizza la quarta sconfitta consecutiva e il momento di acuta crisi affrontato dalla sua squadra. Alle porte del finale di stagione adesso il rischio diventa seriamente quello di compromettere l’ottimo girone di andata.
Sterile, vulnerabile e in crisi: la Pro Patria perde anche contro la Triestina
TUROTTI 1 «Cosa sta accadendo? È qualcosa di difficile da spiegare. Non siamo abituati a perdere quattro volte di fila. È una situazione complicata: quando dico che questo campionato difficile magari sembrava che esagerassi ma questo campionato è veramente difficile. Adesso rischiamo di buttare quanto di buono avevamo fatto, i processi, però, non servono assolutamente a nulla, non portano a nulla».
TUROTTI 2 «Siamo sempre la squadra che ha fatto 43 punti, punti che ci permettono di avere comunque una buona classifica, ma andare avanti così non mi piace. Non mi è piaciuto niente, né in difesa, né nel mezzo né a davanti. Ci aspetta una settimana difficilissima: mercoledì c’è un derby ed è un’occasione per provare a fare punti. Tutto il resto non c’entra niente, non c’è tempo per fare processi a nessuno: si gioca mercoledì e poi domenica, poi tireremo le somme».
TUROTTI 3 «L’espulsione di Ndrecka? Ha fatto una grossissima stupidaggine, rischia due giornate di squalifica e questo crea un ulteriore danno. Come società penseremo a fargli capire come si pagano gli errori. Non c’è nulla che una partita subito per potersi riscattare, perché dobbiamo reagire, coi fatti e non con le parole, ne ho sentite anche troppe. Adesso servono i fatti, il resto sta a zero. C’è poco tempo per recupero, sia per noi che per gli altri».
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