Un anno di guerra, il bilancio di Aubam Busto Arsizio: “Ospitati fino a 130 ucraini”

Una 30ina sono ancora ospitate dalle famiglie ma il flusso della solidarietà non si interrompe: "Inviati 250 scatoloni di materiale di prima necessità"

aubam aiuti ucraina

Dal marzo 2022 sono state ospitate dalle famiglie che fanno parte dell’associazione Aubam 130 persone ucraine in fuga dalla guerra e alla data odierna ne sono rimaste una trentina; in questi giorni 250 scatoloni di materiale vario (di prima necessità) è stato inviato all’Organizzazione Pubblica Ucraina “Winnsolard” di Vinnytsia.

Tutto questo è stato possibile grazie ad Aubam Busto Arsizio, nata nel 1998 e che opera prevalentemente nel comune di Busto e nei comuni della provincia di Varese. Antonio Tosi ne è il presidente e la guida sin dalla prima ora.

In particolare l’associazione si occupa di promuovere, organizzare e realizzare programmi solidaristici di accoglienza temporanea per risanamento sanitario a favore di minori provenienti da paesi stranieri in gravi difficoltà sociali, ambientali e sanitarie, colpiti da calamità naturali e fall-out nucleari, al fine di permettere loro un miglioramento delle condizioni di vita e dello stato psicofisico. Aubam sostiene e aiuta i minori, al fine di migliorarne le condizioni di vita, adottando gli strumenti utili a tale scopo.

I principi che intende far vivere l’associazione sono le idee di pace, giustizia, non violenza e cultura della pace, ispirandosi ai principi della solidarietà umana, della condivisione ed uguaglianza tra i popoli, del rispetto dei diritti umani, sensibilizzando, valorizzando e diffondendo la cultura della solidarietà, promuovendo uno scambio interculturale, all’interno di un’accoglienza rispettosa delle diversità, con momenti di condivisione,
scambio e compartecipazione;

Negli anni Aubam ha ospitato circa 5500 bambini. Le durate dei progetti erano indicativamente di 5 settimane nel periodo prevalentemente estivo in cui i minori accolti, nelle famiglie italiane, erano ospitati presso abitazioni private.

I minori accolti sono bambini nati da genitori evacuati dalla zona di Chernobyl o che abitano in zone ancora contaminate dai radionuclidi o sono minori orfani di un genitore o invalidi o figli di invalidi in precarie condizioni finanziarie o con problemi di salute. Questi bambini necessitano di soggiorni in zone non contaminate e di alimentazione sana e completa almeno per qualche periodo, anche breve.

I criteri adottati per selezionare i minori vengono stabiliti dalla loro corrispondente in Ucraina e cioè l’associazione “Difendere i bambini di Chernobyl” di Vishnove. I criteri adottati per la selezione delle famiglie ospitanti sono garantiti dalle Questure, previa consegna della relativa documentazione.

Vengono tenuti degli incontri informativi per lo scambio di esperienze fra famiglie “collaudate” e nuove, nonché qualche breve nozione di lingua ucraina e di comportamento prima dell’arrivo dei minori. Le attività svolte durante il progetto sono, a discrezione delle famiglie ospitanti, l’eventuale inserimento nelle attività degli oratori feriali, la partecipazione a gite turistiche e culturali e a serate in cui vengono organizzati momenti di condivisione e svago.

Le spese per il viaggio e per il sostentamento dei bambini sono sostenute in parte dalla famiglia italiana ospitante e in parte da Aubam, mentre le spese per il sostentamento sono a carico della famiglia ospitante. Le attività svolte sono finanziate dall’Associazione tramite donazioni e raccolte fondi mediante manifestazioni varie durante l’anno.

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Pubblicato il 27 Marzo 2023
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