Un’auto ostruisce l’uscita delle ambulanze. I vigili urbani non intervengono perché non hanno pattuglie

Una lettrice segnala che intorno alle 14 e 30 di lunedì 27 maggio, mentre era davanti all’ingresso principale dell’ospedale Del Ponte di Varese, notava un’auto parcheggiata male davanti all’ingresso delle ambulanze al punto da ostruirne le manovre. «È stato segnalato dall’ospedale ai Vigili del Comune di Varese  – scrive la donna – ma la risposta è stata che non hanno pattuglie».
Uscendo dall’ospedale alle 17,  la donna ha provato a telefonare personalmente ai Vigili urbani e la risposta è stata la seguente: «Il comune di Varese ha solo due pattuglie, oggi una, che è impegnata in un grave incidente. Ovviamente, ho pensato che mi prendessero in giro, ma l’agente che ha risposto al telefono mi ha assicurato che era la verità, che ne sono a conoscenza i suoi superiori e anche il sindaco. Continuo ad avere forti dubbi, perché mi sembra impossibile che in una città come Varese ci siano solo una o due pattuglie che possano intervenire in situazioni come questa e che soprattutto non si riesca a giungere ad una soluzione diversa per consentire ai mezzi di soccorso l’entrata in ospedale. Se il sindaco vorrà rispondere immagino che la cittadinanza ne sarà sollevata».

La risposta di Claudio Vegetti comandante della Polizia locale di Varese: «Tutte le segnalazioni per noi sono importanti, nessuna esclusa. Nella giornata di oggi avevamo un corso di formazione importante relativo a tecniche operative realizzato in collaborazione con la Questura di Varese che abbiamo esteso a tutti gli agenti, ma anche oggi l’operatività era garantita. È un periodo denso di lavoro, basti pensare alla partita di Pallacanestro di ieri sera e alla presenza del luna park, con i problemi di traffico che comportano. Sabato mentre eravamo impegnati alla Schiranna siamo dovuti intervenire al Sacro Monte per una macchina posteggiata male che ostruiva la strada. Questo per dire che quando possiamo interveniamo sempre. Insomma, facciamo di tutto e di più».