VIDAS arriva a Luino e porta nella quinta A del Liceo Sereni “Il diritto di scegliere”
I giovani studenti hanno avuto l'opportunità di scoprire e confrontarsi sulla legge 219/2017, entrando nella complessità del tema del diritto alla vita e all’autodeterminazione. L’iniziativa è stata promossa dall’organizzazione insieme a La Fabbrica
Diffondere tra i più giovani la conoscenza della legge 219/2017 che regola la sottoscrizione delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT), più comunemente definite “biotestamento”, e stimolare nei ragazzi la riflessione sui temi dei diritti e delle scelte. Questo lo scopo di “Il diritto di scegliere”, un’iniziativa promossa a titolo completamente gratuito nelle scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia da VIDAS, organizzazione che da 40 anni offre assistenza socio-sanitaria ai malati inguaribili, in collaborazione con La Fabbrica, gruppo leader nello sviluppo di percorsi di comunicazione educativa e formativa.
Un progetto, quello de “Il diritto di scegliere”, di didattica attiva che propone di inserire la tematica del biotestamento nell’ambito dell’educazione civica, materia recentemente diventata obbligatoria in tutti i gradi dell’istruzione. Avviata nell’anno scolastico 2021/22, l’iniziativa ha già coinvolto 80 classi, fra cui la 5A del Liceo Sereni di Luino, per un totale di oltre 2.000 studenti in tutta Italia.
«Mi è piaciuto moltissimo il passaggio dal debate alla legge, vedere come da una discussione si è passati poi alla stesura effettiva del testo delle legge – ha raccontato Nicolò Conti, professore di storia e filosofia del Liceo Sereni di Luino che ha accompagnato i suoi giovani studenti in questo percorso –. Ai ragazzi di oggi manca proprio il contatto con la politica, intesa come confronto, come ‘mettersi dall’altra parte’. Credo che mostrare loro la complessità, la pazienza e il compromesso fra due posizioni necessari per fare politica sia stato un valore aggiunto del laboratorio promosso da VIDAS».
VIDAS e La Fabbrica hanno infatti fornito a tutti gli studenti una guida on-line con contributi video e testuali di esperti in materia, ma soprattutto la possibilità di partecipare a laboratori dedicati, in presenza e su piattaforma digitale, condotti da un “facilitatore”. In questi incontri, attraverso la particolare formula del workshop debate, ovvero un confronto dialettico tra squadre, i ragazzi hanno potuto scoprire la legge sul biotestamento entrando nella complessità del tema del diritto alla vita e all’autodeterminazione.
«Ritengo che il laboratorio sia stato un’esperienza molto interessante perché ha permesso agli studenti di confrontarsi con una situazione reale. Spero che questo possa renderli più consapevoli e che possano diventare degli ambasciatori di questo tema, sensibilizzando a loro volta amici e parenti sull’importanza di questa opportunità» ha continuato il professor Conti.
Al termine del percorso gli studenti, lavorando a gruppi, sono stati chiamati a realizzare contenuti di comunicazione creativi con l’obiettivo di far conoscere la legge sul testamento biologico ai cittadini e soprattutto ai loro coetanei. Questo poiché, pur essendo in vigore da ormai cinque anni, la legge sul biotestamento è ancora poco conosciuta dalla maggior parte della popolazione italiana. Secondo le stime più recenti, infatti, meno dell’1% dei cittadini ha redatto le DAT.
«Anche in questa seconda fase del progetto i ragazzi si sono mostrati molto coinvolti e interessati. Hanno realizzato contenuti davvero originali, da spot per spotify e tv, a campagne pubblicitarie per instagram e tiktok. Sinceramente – ha aggiunto in ultimo Conti – mi sono accorto di quanto questa iniziativa abbia funzionato vedendo il video di restituzione realizzato da VIDAS. E’ stato bello e quasi “strano” rivederli, avevano una luce diversa negli occhi, mi sembravano emozionati e più consapevoli».
«VIDAS ha da tempo un dialogo aperto con i più giovani sui temi della cura, dei limiti, della malattia, del fine vita. Accanto all’assistenza dei malati inguaribili e dei loro familiari, infatti, l’attività di sensibilizzazione e informazione è parte integrante del nostro mandato. Il progetto ‘Il diritto di scegliere’ realizzato nelle scuole di tutta Italia per promuovere la conoscenza della legge 219 sul biotestamento fa parte di questo nostro impegno. Con questa iniziativa abbiamo voluto rivolgerci agli adulti di domani. L’obiettivo è contribuire a renderli cittadini informati e consapevoli e a sviluppare in loro un senso responsabilità condivisa sui temi dei diritti e della libertà di scelta. I riscontri che abbiamo raccolto finora sono sorprendenti e dimostrano quanto i ragazzi ritengano importante la possibilità di esercitare appieno le proprie volontà» ha concluso Raffaella Gay, direttrice dell’Unità Discipline Umanistiche di VIDAS.
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