“Volti scritti nell’aria” di Dino Azzalin in Sala Montanari a Varese

Si intitola “Chipuri scrise in air” e significa “Volti scritti nell’aria” pubblicati dall’editore Cosmopoli a Bacau. È il nuovo libro di Dino Azzalin, tradotto in lingua rumena con testo a fronte da Eliza Macadan, che sarà presentato sabato 25marzo 2023 alle ore 18 presso la Sala Montanari (via dei Bersaglieri 1 a Varese).
Presenterà il giornalista Andrea Giacometti con letture di Sara Pennacchio, Gianluca Fiore, Sergio di Siero, (testo a fronte Italiano), Oana Costrasel (lettura dal romeno). Franco Donaggio accompagnerà la presentazione con l’armonica cromatica. (nella foto Dino Azzalin nel recente viaggio in Cile)

COME NAUFRAGHI DELLA VITA
La plaquette “Chipuri Scrise in Aer”  contiene le tematiche fondamentali della narrazione poetica dell’autore, e cioè quelle riflessioni profonde sul significato dell’esistenza umana che insistono sul tratto genitale e “carnivoro” della vita rispetto a quello sentimentale e amoroso legato alla spiritualità. Frammisti ad ammissioni di vitalità diffusa anche temi d’attualità, per esempio, la dilaniante composizione su un naufragio mortale che sembra anticipare con impressionante visionarietà e, ahimè, come impotente profezia, la recente ecatombe di Cutro.
Poco importa, infatti, la provenienza dei naufraghi, quando il comune denominatore di vicende accadute anche a italiani, rumeni, albanesi, ucraini e a tanti altri in Europa in cerca di un futuro migliore è soprattutto il dramma di soprusi che riguarda il loro vissuto.

LA STORIA INVISIBILE
“Volti scritti nell’aria” è un’anticipazione dell’incontro dei versi con la storia invisibile che aleggia su tutti noi, nessuno escluso, tra il dicibile e l’indicibile, la linea che solo la parola poetica sa tracciare e decriptare, così come la musica (bellissima la prosa poetica finale su “Volare” di Domenico Modugno) e le giunture tra vita possibile e vita sognata.
Il fil rouge della plaquette, che fa parte di un articolato progetto di ricerca poetica e letteraria, è sempre l’amore con la sua pietas, da quello coniugale, a quello per la natura, passando dall’ “Alma Venus” di lucreziana memoria, segna il ritorno della poesia di Dino Azzalin, uno dei più interessanti autori italiani contemporanei, dopo una pausa di concentrazione sulla prosa durata qualche anno.