“130 chilometri per curare mio marito: grazie ai medici dell’Ospedale di Circolo di Varese”

Un incidente stradale, la paura, la sofferenza, ma anche la gratitudine per le cure ricevute. Pubblichiamo una lettera di ringraziamenti di una nostra lettrice che ha voluto dare merito ai medici e agli infermieri dell’Ospedale di Circolo per l’assistenza ricevuta dal marito

Gentile Direttore,

alla fine dello scorso ottobre mio marito è stato coinvolto in un grave incidente stradale ed è stato trasportato in elisoccorso all’Ospedale di Circolo di Varese. La degenza è durata ben due mesi e in seguito è stato trasferito in un altro Centro per la riabilitazione.

Dopo un’iniziale disperazione, a causa dello stato di salute di mio marito e della lontananza dell’ospedale (noi abitiamo in un Comune del magentino), devo riconoscere che questi 130 chilometri che percorrevo quotidianamente sono stati alleggeriti dall’ambiente che ho trovato in questo ospedale. Ho incontrato medici competenti, professionali, disponibili e soprattutto empatici, che hanno dimostrato di avere CURA non solo dei loro pazienti, ma anche dei familiari. Un’equipe che attribuisce grande importanza alle relazioni interpersonali, prodigandosi per aggiornarci costantemente e rendendosi sempre disponibile per un confronto.

Per questo sono infinitamente grata a tutto il personale della Rianimazione Generale e del reparto di Medicina Est che lavora con la testa e col cuore e che potrebbe dare lezioni di stile a certi “baroni” super titolati, ma senza un briciolo di umanità, che ho incontrato in altri contesti anche molto rinomati.

Luisa Rusconi