A Villa Mirabello le fotografie raccontano vent’anni di guerra in Afghanistan

Vent’anni di guerra in Afghanistan raccontata dagli scatti di sei fotografi che hanno viaggiato per il Paese, facendo tappa negli ospedali di Emergency. Così la mostra “Afghanistan. Dentro la guerra” coglie il volto più profondo dell’Afghanistan, quello delle vittime curate ogni giorno da Emergency: sarà visitabile dal 14 al 16 aprile, negli spazi di Villa Mirabello a Varese (la foto di apertura non fa parte della mostra).

Negli scatti dei fotografi Carlotta Marucci, Giulio Piscitelli, Laura Salvinelli, Massimo Grimaldi, Mathieu Willcocks e Vincenzo Metodo ci sono persone, soprattutto bambini, segnate indelebilmente dalla guerra, ma anche tanta umanità nei gesti delle madri che cullano tra le braccia i loro figli appena nati, negli infermieri che stringono la mano ad un paziente che soffre, nei bambini in sedia a rotelle che riescono ancora a ridere e giocare. Un viaggio per istantanee che passa dal Centro chirurgico per vittime di guerra di Kabul al Centro chirurgico per vittime di guerra di Lashkar-gah, fino ad Anabah, nella Valle del Panshir, dove Emergency ha un Centro chirurgico e pediatrico e un Centro di maternità e ancora in alcuni dei 44 Posti di primo soccorso distribuiti nel Paese.

Le immagini sono affiancate da testi e numeri su vent’anni anni di attività di Emergency, presente in Afghanistan dal 1999, con un focus sui dati relativi alle vittime della guerra dell’ultimo ventennio e sulle mass casualty gestite nel corso degli anni. A corredo di grafici, immagini e cronistoria dell’operato diEmergency in Afghanistan, anche un’ultima lettera di Gino Strada per fare un bilancio degli ultimi 20 anni di guerra nel Paese e di lavoro dell’associazione.

L’esposizione fotografica sarà presentata sabato 15 aprile alle 10 al pubblico.
L’ingresso alla mostra è gratuitoo.

Per info varese@volontari.emergency.it

Emergency ONG Onlus è una organizzazione internazionale nata in Italia nel 1994 per offrire cure medico chirurgiche a vittime della guerra, delle mine antiuomo e della povertà e per promuovere una cultura di pace e rispetto dei diritti umani.
Dal 1994 ha operato in 19 paesi nel mondo offrendo cure gratuite e di alta qualità secondo i principi di eguaglianza, qualità e responsabilità sociale a più’ di 12 milioni di persone.
È attiva in Afghanistan dal 1999 con due centri chirurgici per vittime di guerra a Kabul e Lashkar-gah, un Centro di maternità e un Centro chirurgico e pediatrico ad Anabah nella valle del Panshir ed una rete di 42 posti di Primo soccorso e Centri sanitari in 28 distretti del paese.