Area Cantoni, un “buco nero” nel centro di Gallarate

Nella primavera 2012 le ruspe abbatterono la vecchia fabbrica d'inizio Novecento. Da allora l'area è completamente abbandonata, sono stati cambiati anche i progetti ma nulla è partito: un vuoto urbano in una zona centralissima, in mezzo ad edifici abitati o usati da centinaia di persone ogni giorno

Demolizione Cantoni a Gallarate (inserita in galleria)

L’archivio online di VareseNews dice che sono passati undici anni, quasi esatti. Era il maggio del 2012, quando le ruspe abbatterono quanto rimaneva della fabbrica Cantoni, nel centro di Gallarate, affacciata sulla omonima via Cantoni. Stabilimento storico – con edifici interessanti – che doveva lasciare il posto a nuove costruzioni che, per le dimensioni dell’intervento, si può quasi considerare con un quartiere. Un intervento mai partito.

Ma cosa è oggi, a distanza di undici anni, quell’area? 
La domanda se la pongono, di tanto in tanto, i gallaratesi. I brandelli di muri rimasti nascondono l’area all’interno, abbandonata da un decennio, visibile più che altro a chi abita ai piani alti dei palazzi circostanti. Un “buco nero” dal punto di vista urbanistico, anche se all’interno il colore prevalente potrebbe essere il verde della vegetazione spontanea che ha riconquistato lentamente lo spazio.

Gallarate
L’area come appare oggi nelle immagini tridimensionali di Google Maps. Al centro un tempo c’era la ciminiera, già abbattuta nel 2007: doveva essere ricostruita con materiali originali

La domanda sul destino dell’area la pone ora, con una interrogazione a risposta immediata in consiglio comunale, anche il Pd gallaratese, che parla di “disagio e allarme nei confronti di tutti i gallaratesi che hanno il diritto di vivere in modo ordinato, pulito e sicuro” e chiede “se il piano attuativo relativo alla suddetta area risulta scaduto” e come si intenda procedere.

L’area era infatti al centro di un progetto di rinnovo, come si diceva: presentato dal privato proprietario, un progetto di queste dimensioni e natura richiede l’approvazione da parte del consiglio comunale, perché ha un impatto che non è solo “privato” ma anche pubblico. Nel caso specifico il vasto intervento edilizio era stato votato nel 2010, in anni ancora di grande rinnovamento edilizio sotto la giunta Mucci, centrodestra “monocolore” del PdL.
Prevedeva edifici di tipo “urbano” affacciati direttamente sulla strada e, all’interno dell’isolato, una torre alta 70 metri.

Gallarate
Il cumulo di macerie pochi giorni dopo l’abbattimento nel 2012

Nel 2018 venne presentato alla giunta un progetto modificato: la volumetria venne concentrata su tre edifici a torre, proposti per una altezza di 20, 17 e 13 piani, circondati da spazi prevalentemente a parcheggio.
In termini di volumetria, era stata ridotta ma anche rivista nelle funzioni: aumentava la parte residenziale (circa 1300 metri cubi in più) e quella commerciale (più del doppio), mentre diminuiva drasticamente quella dedicata al terziario, vale a dire a uffici (quasi un quarto di quella prevista nel vecchio progetto). E compariva anche una quota di 767 metri cubi di housing sociale. La modifica non venne comunque approvata, perché nel frattempo arrivò un terremoto giudiziario a Gallarate, l’inchiesta Mensa dei Poveri, che coinvolgeva anche l’urbanistica.

Gallarate
Le ruspe al lavoro nel 2012, “inquadrate” da una delle finestre della originale palazzina degli uffici della fabbrica Cantoni, che aveva anche accenni Liberty

Fin qui i progetti.
Poi c’è la concretezza. E la concretezza dice appunto che da maggio 2012, quando si presentarono le ruspe, l’area è solo una distesa inutilizzata, cinta dai resti di muri semidemoliti.
Da un punto di vista tecnico, quell’intervento del 2012 (che fu anche contestato come perdita di memoria della città) serviva ad avviare formalmente il cantiere, con la sola fase di demolizioni, per non perdere il diritto a costruire. Alle demolizioni però non è mai seguito un intervento edilizio, complici anche le incertezze dell’edilizia dopo l’ubriacatura edilizia del primo decennio del XXI secolo, prima della grande crisi.

via Cantoni Gallarate
I resti di muri d’inizio Novecento che chiudono l’area su via Cantoni

Quali sono i termini della questione, lo si saprà in consiglio comunale settimana prossima (17 aprile). È un caso interessante perché ripropone il tema del diritto dei privati – proprietari delle aree – e dei diritti della collettività: l’enorme area dismessa oggi giace tra palazzi (anche di pregio), l’ospedale, una casa di riposo e centro di aggregazione, un asilo, due scuole.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 13 Aprile 2023
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