Camerieri a Milano, Rasizza (Assosomm): “Si trovano ma contratto e stipendio devono essere regolari”
Così il presidente dell'associazione di categoria delle agenzie di lavoro sul tema della carenza di queste figure professionali

«Il lavoro nell’ambito della ristorazione è un terreno delicato, sul quale, post pandemia, è sempre più importante segnare dei punti fermi: contratto e stipendio devono essere regolari; anche in quest’ambito, non bisogna sottovalutare l’attenzione al dipendente e al bilanciamento vita privata/lavoro; la competenza professionale resta imprescindibile».
Così Rosario Rasizza, Presidente di ASSOSOMM (l’Associazione nazionale delle Agenzie per il Lavoro), interviene in merito a quanto dichiarato da Niccolò Frediani, titolare dello storico locale milanese “Ribot”, che sul Corriere.it aveva risposto a colleghi che non riescono a trovare camerieri affermando che il datore di lavoro deve cercare di far star bene i propri lavoratori garantendo loro, oltre alla busta paga, anche la possibilità di stare di più con le loro famiglie.
«Con imprenditori responsabili e con visione, proprio come Niccolò Frediani, lo strumento della flessibilità “sicura” come la somministrazione si accorda perfettamente, sia per far crescere i giovani, sia per permettere una maggiore flessibilità nella gestione della turnistica, che nel settore ristorazione rappresenta, di fatto, la nota dolente per lavoratori e imprenditori», conclude Rosario Rasizza, Presidente di ASSOSOMM.
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