Coinger cambia logo e apre una nuova fase. “Più servizi ai nostri 42mila clienti”
La società di gestione di raccolta rifiuta è nel mezzo del passaggio verso la Tariffa Puntuale di Bacino, che dovrebbe partire a gennaio 2024 per 18 dei 22 Comuni. Un cambio di approccio che passa anche da materiali, servizi e comunicazione

Coinger si rifà il look con un nuovo logo. Che è anche simbolo un segnale per marcare una nuova fase, dalla vecchia società di servizi ai Comuni a un’azienda rivolta ai cittadini.
«All’interno del percorso di tariffa puntuale di bacino c’è anche un rinnovamento dell’organizzazione dell’azienda, sempre più innovativa, con una nuova struttura interna, con la nuova sede a Jerago da giugno» dice l’amministratore unico Fabrizio Taricco. «Il nuovo logo si inserisce con l’immagine di una azienda più moderna».
«La sfida vera, se lo vorranno i Comuni soci, partirà da 1° gennaio 2024: passeremo da 22 clienti a 42mila, dai 22 Comuni ai cittadini» aggiunge Giorgio Ginelli, che oggi è presidente dell’assemblea dei soci (i Comuni) e tra qualche settimana diventerà amministratore unico.
In questo 2023 Coinger ha esteso la sperimentazione della raccolta puntuale in tutti i Comuni di riferimento, tra Valdarno, valle Olona e zona del lago di Varese. Primo passo per andare verso la tariffa puntuale di bacino dal prossimo anno. «In questa fase di trasformazione – riconosce Taricco – affrontiamo difficoltà legate al cambiamento che devono affrontare gli operatori, i cittadini e anche gli enti locali».
Da questo punto di vista il logo è la punta dell’iceberg, per così dire, di un più ampia riorganizzazione delle attività di comunicazione dell’azienda, grazie anche al lavoro dell’agenzia Magoot.
«Porteremo avanti comunicazione social e anche direct marketing, con opuscoli e brochure a seconda delle esigenze» spiega Mauro Volonteri di Magoot, affiancato da Arianna Marinoni e Luigi Gobbato. Obiettivo «intercettare i bisogni dei clienti, capire dove ci sono disagi e malcontento».

Il nuovo logo “lavora” sulla C di Coinger, richiamando il simbolo della raccolta differenziata e più in generale l’idea di circolarità. I colori prevedono quattro nuance di verde, simbolo dell’ambiente, mentre i caratteri sono stati ispirati al massimo di chiarezza e pulizia.
I nuovi servizi
Tornando al servizio, Taricco spiega che già in questa fase vengono aggiunti servizi aggiuntivi: «Stiamo distribuendo più di 200mila attrezzature sul territorio, siamo l’unica realtà che lo fa porta-a-porta, oltre a tre punti fissi, che ora sono ridotti a due», ancora per qualche giorno.«Fino a giugno rimarrà il punto di Mornago e poi il materiale potrà ritirare in sede. Abbiamo cercato di mettere l’utente nelle migliori condizioni. Abbiamo anche dieci distributori automatici di sacchetti, abbiamo intenzione di aumentarli».
«Oggi siamo al 90% di utenze domestiche fornite di materiali» dettaglia Ginelli. «Cominceremo poi noi direttamente le forniture alle utenze non domestiche (uffici, fabbriche, esercizi commerciali, ndr) entro la fine di questo mese: contiamo di finire entro settembre-ottobre»
Non viene nascosta qualche criticità, ad esempio sul cambio di calendario in alcuni Comuni, legato al nuovo gestore della raccolta, che «inevitabilmente ha comportato qualche difficoltà». Ma nel contempo vengono attivati nuovi servizi: «La raccolta di plastica e carta è passata a ritiri settimanali, mentre prima era quindicinale. E abbiamo la raccolta porta a porta degli indumenti».

Contenere la produzione dei rifiuti indifferenziati (e dei costi)
Dal 1° gennaio, come detto, si passerà alla Tariffa puntuale (tranne che per Azzate, Buguggiate, Albizzate e Mornago), sulla base dei dati raccolti in questi mesi di sperimentazione. «Pur non applicando la tariffa puntuale, abbiamo già visto anche che la produzione dell’indifferenziato è calata nei primi due mesi 2023» continua Ginelli. »La proiezione è che entro la fine dell’anno si otterrà la diminuzione da 95 a 70 kg di produzione di indifferenziato pro capite annuale».
«Ogni utente riceverà dotazioni adattate alle proprie specifiche esigenze. Saremo sempre più in grado di controllare i costi e presentare quindi tariffe perfettamente misurate». Il risparmio complessivo consentirà di limitare i costi della tariffa, nella speranza di “anestetizzare” gli aumenti di costo legati a energia e materie prime, che stanno fortemente impattando sul settore, su tutti i gestori del servizio che coprono le varie zone della provincia (e d’Italia).
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