È fuori uso la culla della vita di Varese. L’ospedale: “Ripristinata in giornata”

È un’amara sorpresa per quanti si avvicinano alla culla della vita dell’ospedale Del Ponte di Varese.  La ruota degli esposti attivata nel 2008 in via Da Vinci a Varese nel perimetro dell’ospedale Del Ponte non funziona, così dice un cartello affisso in bacheca.

Pubblicizzata come un servizio a disposizione di chi vuole affidare il proprio neonato alla comunità, la casetta dotata di saracinesca esterna che apriva su una colletta dotata di sensori e collegata alla neonatologia del professor Agosti è fuori uso.

L’azienda ospedaliera rende noto tuttavia che la saracinesca da un paio di settimane è fuori uso in seguito a un tentativo di manomissione. L’allarme è scattato in reparto e il personale si è presentato nella casetta trovando la culla vuota ma il sistema di chiusura rotto. Occorre sostituire il meccanismo ma a breve la culla tornerà funzionante e, precisa l’azienda “sarà fatto in giornata”.

Un piccolo cartello, apposto sulla targa che ricorda il progetto della Fondazione Rava, avvisava fino alla giornata di mercoledì 12 aprile del problema e suggeriva di rivolgersi all’attiguo pronto soccorso pediatrico dove, però, il diritto all’anonimato veniva meno. L’offerta voluta dalla Fondazione Rava per evitare l’abbandono di neonati e offrire la possibilità di affidarlo all’ospedale era nata dopo il ritrovamento di un bimbo in un cassonetto di abiti usati a Cassano Magnago.

Il professor Massimo Agosti, che ispirò il progetto “ninnaho” della Fondazione Rava divenendone testimonial, assicura che ogni settimana la casetta viene sottoposta a controlli e sistemata, pronta ad accogliere con calore. La collocazione defilata della casetta, purtroppo, tutela chi attua comportamenti vandalici: anche in passato si è dovuti intervenire per ripristinare il servizio.