I ricordi e il saluto a Dario Terreni
Dalla storia della città all'impegno politico, dallo studio alla passione per l'Europa, in tanti ricordano i vari aspetti dell'impegno di Dario Terreni, scomparso dopo due anni di malattia

Militante delle Acli, imprenditore, ex consigliere comunale, europeista: in tanti salutano oggi Dario Terreni, morto all’età di 77 anni Dario Terreni, morto all’età di 77 anni
I funerali si terranno martedì mattina, alle ore 10 (ore 9.30 rosario) nella chiesa di San Zenone in piazza della Repubblica, Gallarate. A Crenna, il suo quartiere
(La foto di apertura è scattata da Michele Mascella)
Carissimo Dario,
hai lottato contro la malattia fino alla fine con passione e con tenacia, cercando di cogliere, in ogni momento di tregua della malattia, nuovi spunti per guardare al futuro, per riprendere quelle attività e iniziative che avevi in cantiere, un cantiere creativo, nel quale non era sempre facile starti dietro.
Ma questa non era una novità, era una delle tue caratteristiche, che abbiamo imparato a riconoscerti fin dagli anni della giovinezza dentro all’esperienza di Gioventù Aclista, consolidata poi nel tempo della tua militanza attiva nell’associazione delle ACLI, per tutti gli anni Sessanta e Settanta, dove hai rivestito ruoli importanti sia a livello provinciale che gallaratese.
“LE ACLI COME PRIMA CASA – IDEALI PASSIONI VISIONI” è questo il titolo che nell’ottobre del 2021 avevi dato al tuo contributo per avviare una raccolta di testimonianze di aclisti della nostra provincia.
In questo momento, quello che ti vogliamo testimoniare è che l’aver condiviso con te le varie tappe e le attività che hanno segnato la presenza delle ACLI di quei decenni nella nostra città, ha segnato anche la nostra vita, ha contribuito a dare senso all’impegno sociale, politico, ecclesiale che ancora cerchiamo di portare avanti oggi.
Grazie Dario
Le amiche e gli amici delle Acli di Gallarate
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Dario Terreni è stato un aclista fedele ai valori portanti delle ACLI di cui è stato per molti anni consigliere provinciale.
Ha vissuto con viva passione e grande senso di appartenenza anche i momenti difficili che l’Associazione ha attraversato.
Il suo impegno operativo si è svolto in particolare nella realtà gallaratese, ma non ha mai fatto mancare la sua visione sociale sul territorio provinciale, con un’attenzione particolare al mondo del lavoro, cercando un confronto serrato e serio con la realtà sindacale della provincia.
Ha vissuto la sua attività imprenditoriale non dimenticando mai i diritti dei lavoratori.
È stata una persona capace di dialogo, tenace nelle posizioni, ma sempre alla ricerca della verità.
La Presidenza provinciale delle ACLI gli è grata per la testimonianza e l’impegno vissuti senza riserve.
Carmela Tascone – Presidente provinciale ACLI
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UN IMPEGNO CONTINUO PER LA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA
Ci siamo conosciuti nella seconda metà degli anni ’60, in occasione della costituzione del primo Comitato Spontaneo di Quartiere alla Cascinetta con il quale, insieme ad amici di Sciarè e Moriggia, cercavamo di trovare una strada per qualche forma di Partecipazione Democratica in città.
Credo che il significato di tutto l’impegno civile e politico di Dario possa essere riassunto nella sua assidua, continua (e insistente) ricerca di concrete forme di attiva partecipazione democratica in tutti i livelli della politica, da quello cittadino fino a quello europeo.
Ecco, quindi, l’affiancare la sua militanza nelle ACLI inizialmente con quella nel Movimento Politico dei Lavoratori, – esperimento un po’ visionarie e un po’ naif che cercava di sottrarre l’associazionismo cattolico a una collateralità politica obbligata – e poi nella Margherita, in Alleanza Democratica, nell’Ulivo, nel Partito Democratico e nel Movimento Federalista Europeo.
L’ho avuto al mio fianco, come responsabile della Commissione Consiliare Economia e Lavoro, durante la mia esperienza di Assessore alle Attività Produttive. E’ stato uno stimolo continuo e mi ha offerto un supporto che ha dato frutti concreti.
La sua opera per avvicinare l’Amministrazione gallaratese alla gestione dell’Aeroporto di Malpensa, in un dialogo costruttivo nell’interesse globale di tutta la cittadinanza, resta negli annali cittadini come un momento alto nella nostra amministrazione civica. E questa partecipazione dell’Ente Locale ai problemi e alle opportunità dell’infrastruttura nazionale che insiste sul nostro territorio è stata un’altra concreta forma di partecipazione democratica alla gestione della Cosa Pubblica.
Ricordiamo Dario Terreni anche come co-autore di un libro sulla storia delle aziende tessili gallaratesi.
Stava lavorando, prima della malattia, ad un volume sulle amministrazioni comunali cittadine dal dopoguerra ad oggi. Aveva chiesto anche un mio contributo e avevo preparato per lui qualche appunto che non gli ho mai consegnato.
Angelo Bruno Protasoni
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Conobbi Dario nel 1991, si presentò un giorno in banca (l’allora mitica Comit di corso Sempione a Gallarate). Aveva saputo che il neo-funzionario della Banca era un esponente del Movimento Federalista Europeo e voleva conoscermi.
Dario era così. Conosceva tutti ed era curioso. Voleva sapere dell’azione dei federalisti per gli Stati Uniti d’Europa, da aclista un po’ border line. Un giorno mi confessò che trovava sorprendente e rimaneva affascinato dal modo di ragionare dei federalisti, così diverso, per impostazione culturale e per le categorie concettuali impiegate, nel descrivere e analizzare i fatti politici. Diventammo amici, anche come famiglie, con lui e altri aclisti.
Confesso che quando decisi, da federalista ancora iscritto a Genova (mia città d’origine), di fondare a Gallarate una sezione del Movimento Federalista Europeo, fui incoraggiato da Dario.
Facemmo tante iniziative assieme, da feeralisti europei. Poi, l’approccio perennemente itinerante di Dario verso la politica, gli fece prendere altre strade.
Io preferisco, comunque, ricordarlo come il simpatico e allegro amico di tanti anni fa che si sforzava sempre, al di là dei possibili risultati, di vedere in ogni cosa un motivo per innovare la politica.
Antonio Longo
Segretario MFE di Gallarate
Membro del Comitato Federale del MFE
già Direttore de l’Unità Europea, organo del MFE
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Oltre ad essere stato uno dei promotori degli APD (i circoli da cui poi originò il PD) in cui mi coinvolse – nel 2013 fu lui a lanciare l’idea e darci una grande mano nel realizzare il volume fotografica sui 100 anni della Associazione Indudstriale Gallaratese, fondata nel 1914 e che fu la seconda associazione industriale della Lombardia dopo Monza.
Fu un lavoro enorme durato mesi e mesi e Dario era riuscito a coinvolgere le industrie per farsi fotografare e soprattutto tutte quelle che nel 1914 erano attive e continuavano ad esistere dopo 100 anni. Ricordo a casa sua le telefonate che faceva per illustrare il progetto e presentarmi perché avessimo accesso facilitato e permesso alle riprese quel volume (un bel tomo, direi) è a mio parere un autentico capolavoro sia dal punto di vista iconografico che storico.
Senza la sua “tessitura” paziente di relazioni il libro non sarebbe mai nato. È stato un modo per onorare il 50mo del Sestante e ricordare a tutti la storia del secolo trascorso dalla fondazione della Associazione delle Industrie Gallaratesi ( poi, molto poi, confluita in quella provinciale ).
Dario in sordina si adoperò a 360 gradi per convincere soprattutto le aziende a fidarsi del Sestante e farlo entrare nelle loro fabbriche. Devo anche ricordare il compianto Achille Colombo del Sestante che con Dario lavorava agli elenchi e fissava gli appuntamenti per le riprese.
Salvatore Benvenga, fotoclub Il Sestante
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Tutto Obiettivo Comune Gallarate saluta Dario Terreni e porge alla sua famiglia sincere condoglianze. Il suo agire nelle aule del consiglio comunale nell’esclusivo interesse della città e mai per il suo personale tornaconto, saranno un prezioso ricordo ed esempio per tutti.
Obiettivo Comune Gallarate
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Il Circolo di Fratelli d’Italia Gallarate esprime cordoglio per la scomparsa di Dario Terreni, politico appassionato, avversario sempre leale e obiettivo.Dario mancherà alla politica gallaratese e nonostante fosse provato dalla malattia non ha fatto mai mancare la sua presenza e il suo contributo nel dibattito politico.La nostra vicinanza alla famiglia Terreni.
Stefano Romano, presidente Circolo Fratelli d’Italia Gallarate
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Diventa difficile raccontare quello che sei stato per me. Un amico? Un compagno? Sicuramente di più. Mi hai aiutato ad entrare nel mondo gallaratese e quando dovevi presentarmi a qualche tuo conoscente mi presentavi come la più grande autorità in campo ambientale.
Mi mancheranno le tue telefonate quando volevi coinvolgermi in iniziative sempre nuove e dal grande valore politico, sociale, culturale e umano così come mi mancheranno i caffè al Circolo del Tennis o le riunioni a Monte Diviso.
Grazie per ogni cosa
Walter Girardi
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Ho conosciuto Dario solo cinque anni fa (ovviamente mi era già nota la sua grande personalità) quando insieme a un gruppo di giovani abbiamo deciso di impegnarci politicamente per la città.
Lui amava le nuove generazioni, voleva capirle e studiarle.
Il tessile era la sua passione che lo legava al passato glorioso di Gallarate ma che lo spingeva a guardare ben oltre.
Lui è arrivato in mezzo a noi per stimolare la nostra voglia di cambiamento. Ci ha insegnato a conoscere e deliberare per guardare oltre il locale e per costruire qualcosa di importante per il futuro della nostra città.
Era bello parlare con lui. Si poteva discutere, litigare e condividere le conclusioni di ragionamenti profondi frutto della sua esperienza.
Era in grado di appoggiarci nelle nostre scelte ma anche di allontanarsi per prendere le distanze e permetterci a volte anche di tornare indietro sui nostri passi.
Lui sarà sempre con noi, troppo grande la sua umanità per dimenticarlo.
Il nostro rivoluzionario ci guiderà sempre, lui ha fatto la sua parte per la nostra comunità e noi proseguiremo il lavoro con responsabilità e equilibrio.
Un grande abbraccio amico mio I tuoi ragazzacci di più Gallarate saranno sempre con te.
Matteo Intermite
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Ciao Dario, grande amico, fraterno, sempre aperto al confronto, pacato nel proporre le tue idee e determinato nel realizzarle. Ci mancherai. Riposa in pace.
Le mie più sentite condoglianze alla famiglia.
Umberto Colombo
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Ho conosciuto Dario nel 2011, siamo stati rivali politici a lungo ma non posso che apprezzare la genuinità e la passione con cui portava avanti le sue idee. Era un pensatore libero e come tale va ricordato. Mancherà la sua simpatia, come mancheranno i suoi ammonimenti e i suoi pronostici sulle elezioni. Ciao Dario.
Andrea Cassani, sindaco di Gallarate
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Dario Terreni ha animato a gallarate la vita imprenditoriale, associativa, culturale e politica per oltre cinquant’anni. Numerosi sono i ricordi e gli aneddoti che i suoi compagni di strada nel Partito Democratico stanno evocando in queste ore dolorose.
“Sono partite nel 1967 le nostre discussioni” ricorda Rino Campioni. “Lui Aclista e io Fiom, ci confrontavamo su come superare il Sindacato Padronale all’Agusta. Era sempre sul pezzo, e anche se le nostre posizioni non sempre erano convergenti, avevamo un grande rapporto e stima personale”.
Angelo Protasoni ricorda il suo continuo impegno per la partecipazione democratica.
“Ci siamo conosciuti nella seconda metà degli anni ’60, in occasione della costituzione del primo Comitato Spontaneo di Quartiere alla Cascinetta con il quale, insieme ad amici di Sciarè e Moriggia, cercavamo di trovare una strada per qualche forma di Partecipazione Democratica in città. Credo che il significato di tutto l’impegno civile e politico di Dario”, prosegue Protasoni, “possa essere riassunto nella sua assidua, continua (e insistente) ricerca di concrete forme di attiva partecipazione democratica in tutti i livelli della politica, da quello cittadino fino a quello europeo.
Ecco, quindi, l’affiancare la sua militanza nelle ACLI inizialmente con quella nel Movimento Politico dei Lavoratori, – esperimento un po’ visionarie e un po’ naïf che cercava di sottrarre l’associazionismo cattolico a una collateralità politica obbligata – e poi nella Margherita, in Alleanza Democratica, nell’Ulivo, nel Partito Democratico e nel Movimento Federalista Europeo”.
Il Partito Democratico è stata politicamente la sua casa per oltre dieci anni, un’occasione per trasmettere a nuove generazioni di militanti e simpatizzanti la sua viva passione politica.
“Sono molto addolorata per la scomparsa di Dario e sono vicina al figlio Marco, ai familiari, agli amici. Ho conosciuto Dario nel 2007”, ricorda Margherita Silvestrini, “quando era attivamente impegnato a promuovere anche a Gallarate l’istituzione del neonato Partito Democratico. Ha voluto bene alle ACLI e ha voluto bene al Partito Democratico. È stato un uomo politico appassionato, non siamo stati sempre d’accordo naturalmente, ma il confronto è sempre stato sulle idee, animato da schietta passione politica. Abbiamo continuato a sentirci e quando lo incontravo l’argomento non era la sua malattia ma la vita politica cittadina e la vitalità del centro sinistra. Con Dario se ne va un pezzo della politica cittadina, ci resta il ricordo della sua dedizione e della sua vivace intelligenza”.
Gli hanno del centrosinistra al governo della città lo hanno visto protagonista, sempre pronto ad incalzare il lavoro di sindaco e assessori. “La politica la viveva sulla pelle, non poteva distaccarsene: lo ricordo in pianto nel pomeriggio della vittoria del 2011; o quando, tutto rosso prorompeva in certe sfuriate mentre esponeva i dati contenuti su un ritaglio di giornale pescato dall’immancabile cartellina con cui si muoveva sempre” ricorda Davide Ferrari.
“L’ho avuto al mio fianco”, prosegue Protasoni, “come responsabile della Commissione Consiliare Economia e Lavoro, durante la mia esperienza di Assessore alle Attività Produttive. E’ stato uno stimolo continuo e mi ha offerto un supporto che ha dato frutti concreti.
La sua opera per avvicinare l’Amministrazione gallaratese alla gestione dell’Aeroporto di Malpensa, in un dialogo costruttivo nell’interesse globale di tutta la cittadinanza, resta negli annali cittadini come un momento alto nella nostra amministrazione civica. E questa partecipazione dell’Ente Locale ai problemi e alle opportunità dell’infrastruttura nazionale che insiste sul nostro territorio è stata un’altra concreta forma di partecipazione democratica alla gestione della Cosa Pubblica”.
Di Dario si possono dire tante cose, ma più che tutto è stato per molti un esempio di passione e dedizione. E proprio il valore dell’esempio ce lo ha trasmesso ripetendoci all’infinito: el var pussée un andà che cent ‘andemm’.
Buon viaggio Dario
Pd Gallarate
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