Il Maestro Silvano Scaltritti al Teatro Filarmonico di Verona per la prima de “Il Soldatino di piombo”

Mercoledì 19 e giovedì 20 aprile alle ore 10.00 al Teatro Filarmonico di Verona verrà eseguita per la prima volta l’opera “Il Soldatino di Piombo”, composta dal Meaestro Silvano Scaltritti di Orago, nell’ambito del progetto Arena Young.

“Il Teatro si racconta”, rassegna dedicata agli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado, è tra le attività di punta del progetto Arena Young, giunto alla sua quarta edizione: una serie di appuntamenti rivolti ai giovani e mirati all’incontro tra il mondo della scuola e quello del teatro.

L’ensemble dell’Orchestra della Fondazione Arena di Verona eseguirà il brano elaborato nel testo e nella musica da Silvano Scaltritti, sotto la direzione del Maestro Massimo Longhi e la direzione del regista e attore Gianni Franceschini.

Musica, recitazione, azione scenica e luci sono gli ingredienti che ben miscelati ci porteranno nel magico mondo di Andersen per metterci di fronte alla realtà dei sentimenti.
Il tema dell’accoglienza, della diversità e dell’uguaglianza del sentimento sono espressi in un contesto giocoso e legato strettamente al regalo e al giocattolo.

La musica di Scaltritti è scritta per un ensemble di 14 esecutori che rappresentano un’intera orchestra con tutte le sue sezioni: archi, legni, ottoni e percussioni guidati da un direttore.

La prima parte, con la guida dell’attore e regista Gianni Franceschini, vedrà eseguiti di volta in volta i temi dalle varie sezioni così da mettere in luce le caratteristiche di ogni strumento musicale e farci conoscere le melodie che rappresentano i diversi personaggi della fiaba, dal soldatino alla ballerina e tutti gli altri.

La seconda parte vedrà la narrazione sulla musica diretta dal direttore d’orchestra Massimo Longhi con l’animazione dei personaggi realizzati dai magici laboratori della Fondazione Arena di Verona.
Il testo narrato è fedelmente connesso alla partitura musicale.

Le scene della fiaba vengono elaborate proprio nel contesto del gioco. Come i soldatini di piombo sono un dono, un regalo di compleanno e insieme ad altri giocattoli diventano i protagonisti del racconto.

All’ascoltatore-spettatore è lasciato il ragionamento e il pensiero sulla persona umana e sul suo comportamento; nello spettacolo non vengono dati giudizi sui comportamenti degli adulti e ragazzi presenti nella fiaba.

Ogni personaggio sembra uscire da un pacco regalo, una scatola nera, un contenitore di doni.
Doni che si mostrano al piccolo spettatore proprio come in una scatola magica che si illumina.

L’animatore “gioca”, quasi sostituendosi al bambino, suggerendo modalità e “tecniche” di come si può giocare con figure di cartone dipinte, con gestualità elementari e invenzioni “casalinghe”.

Vedremo giocattoli e sagome dipinte sbucare dal buio alla luce, ascolteremo suoni e rumori creati con oggetti di uso comune: la pioggia è uno spruzzino, il fumo della stufa è un soffio di borotalco, il fuoco è una luce intermittente, la grazia e la bellezza sono dei lustrini volanti.