John Caniglia ospite al Rotary Varese. «Masnago emozionante. La penalità? Sorpresi da diversi aspetti»
L'alto dirigente del Pelligra Group conferma la vicinanza alla Pallacanestro Varese e la fiducia in Scola e Bulgheroni, ma non nasconde il dispiacere per come si è arrivati ai 16 punti di penalizzazione. E racconta i dettagli dell'arrivo in città del colosso australiano
La due giorni varesina di John Caniglia, il manager italo-australiano braccio destro di Ross Pelligra, è iniziata con le emozioni vissute al palazzetto dello sport nella serata di mercoledì e con la vittoria della Openjobmetis sulla Happy Casa Brindisi ed è proseguita oggi – mercoledì – di fronte ai soci del Rotary Club Varese, riuniti nella collegiale al ristorante “Al Vecchio Convento” di Bizzozero.
Un incontro promosso dal presidente rotariano, Tiziano Baretti, con la voglia di fare conoscere ai propri soci una realtà internazionale, il Pelligra Group, intenzionato a investire anche nella Città Giardino a partire dalla Pallacanestro Varese. Un processo che sembrava in dirittura di arrivo ma che è stato temporaneamente “messo in pausa” per permettere alla società biancorossa di fronteggiare l’urgenza data dalla penalizzazione di 16 punti in classifica che ne mette a serio rischio la permanenza in Serie A.
Caniglia ha rilasciato le prime parole ieri sera a VareseNews e le ha ribadite oggi davanti alla platea del Rotary: «Ieri sera è stato emozionante vivere la partita a Masnago. Ho visto un pubblico favoloso che ha confermato come la città di Varese sia vicina alla sua squadra e a Luis Scola e quanto sia importante nello scacchiere del basket italiano. Come detto ieri sera, la nostra presenza vuole essere un segno di supporto e di vicinanza in questo momento, anche verso una persona come Toto Bulgheroni e verso una città che ha dimostrato di essere aperta, attraverso il sindaco, alle nostre idee».
Di certo, però, la vicenda legata al lodo Tepic, è stato un colpo da assorbire anche per il gruppo Pelligra e non solo per i tifosi biancorossi: «Attendiamo anche noi il prossimo grado di giudizio perché vogliamo vedere come procede l’iter in questo senso. Ribadiamo per l’ennesima volta che, per molte ragioni, a noi interessa sostenere Varese e il territorio. Non dimentichiamo che qui, a Gavirate, c’è anche il centro europeo dello sport australiano e che la Lombardia ha un accordo in essere con lo Stato del Victoria, dove si trova la nostra sede principale, a Melbourne. Certo, ci siamo preoccupati per quanto accaduto e siamo sorpresi e dispiaciuti per alcuni aspetti. Vediamo poi cosa succede in tribunale».
Caniglia, a destra, accanto a Luis Scola al palazzetto (foto Rossoni/Raso per VN)ROTARY “BIANCOROSSO”
Tiziano Baretti ha ricordato il forte e storico legame tra il Rotary Club e la Pallacanestro Varese. «Un rapporto che viene da lontano: molti nostri soci sono stati impegnati fin dai tempi della Ignis nella dirigenza della società, a partire da Toto Bulgheroni. Molti sono vicini come sponsor e io stesso ieri sera ero a Masnago per vedere una partita emozionante. In un momento delicato per il club e per la città, abbiamo voluto invitare John Caniglia per presentarlo alla nostra platea e per mostrare come il nostro ambiente sia vicino alla Pallacanestro e, anzi, ne sia parte integrante».
Caniglia (Pelligra Group) a Masnago: “Qui per stare accanto a Scola e alla città”
PELLIGRA GROUP: PERCHÈ VARESE
Nel suo intervento John Caniglia – padre abruzzese e madre siciliana – ha ripercorso le tappa di avvicinamento del Pelligra Group all’Italia e in particolare alla Città Giardino. «Rosario Pelligra, il fondatore, è arrivato in Australia nel 1958 e ha fondato un’azienda di costruzioni. Iniziò con case, marciapiedi e capannoni, ora la holding ha interessi che vanno dalle grandi infrastrutture alle energie rinnovabili, dagli alberghi agli impianti sportivi e via dicendo. Quando nel 2017 nonno Rosario passò le redini del gruppo a Ross gli diede mandato di “tornare” in qualche modo a investire in Italia. C’erano anche condizioni favorevoli: per varie ragioni l’Australia aveva la possibilità di programmare forti investimenti in Europa, ma per diverse valutazioni l’Italia era prediletta rispetto a Germania o Francia».
«Grazie alla presenza a Gavirate del training center di AIS (il “Coni australiano ndr) stabilimmo i contatti con Varese. Io lavorava alla Camera di Commercio Italiana a Melbourne ed ero in contatto con il console che aveva l’incarico di cercare finanziamenti australiani per l’Italia. Conobbi Attilio Fontana proprio nel periodo in cui il Pelligra Group aveva investito in patria nel basket e nel volley e venne fuori la possibilità di interessarsi alla Pallacanestro Varese. Da allora la cosa si è sviluppata: il sindaco Galimberti fu aperto e pronto a collaborare, l’area di Masnago presenta situazioni interessanti mentre io ho iniziato a lavorare per il Pelligra Group e mi sono trasferito a Milano con la famiglia. Abbiamo la sede in San Babila e in questi mesi abbiamo sul tavolo numerosi progetti in tutta Italia, dall’Emilia alla Sicilia, dall’Abruzzo alla Lombardia. Varese, lo dico una volta di più, ci interessa molto: speriamo di poter collaborare anche per sostenere la squadra di basket».
CASO “MENO16” – Tutti gli articoli di VareseNews
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