Johnson e Brown, Varese fila veloce con il tandem americano

Jaron e Markel eccezionali, Woldetensae non è da meno. Serata a fasi alterne per Ross che però si fa notare in tutti i campi. E Librizzi guadagna minuti

Openjobmetis Varese - Happy Casa Brindisi 93-86

ROSS 7 – Ha preso un po’ troppo sul serio l’indicazione di “andare fino all’anello”. Brase intendeva quello del canestro, lui ha capito male e ne ha infilato uno, con diamanti, al dito della fidanzata Makena. Scherzi a parte, serata da montagne russe per Colbey che ha una carica da fare paura ma che non sempre riesce a incanalare nel verso giusto, anche perché le difese a tratti riescono a limitarne l’impatto. Maluccio nel primo quarto e in difesa – tra le fatiche su Mascolo e i tagli alle spalle di Reed – si scuote nel secondo e trova il modo di colpire dopo l’intervallo. Ricade, infine, nel vecchio tranello dei falli ed esce per la seconda volta in fila prima del limite. Ma 15 punti, 7 rimbalzi e 6 assist sono ugualmente un bottino decisivo.

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WOLDETENSAE 7,5 – Avanziamo una ipotesi. Visto che nelle partite precedenti aveva dominato il secondo periodo, questa volta per ingannare la difesa brindisina ha cambiato le carte in tavola. La frazione buona per Tomas è la terza. Bum, bum, bum: tre triple, una dopo l’altra, una più precisa dell’altra. La spinta che Varese aspettava per mettere la freccia, sorpassare e volare a vincere.

DE NICOLAO 5 (IL PEGGIORE) – La bocciatura non è nostra ma di Brase: gli bastano 2’34” con una palla persa e -2 di valutazione (anche un bell’assist a Caruso) per farlo sedere e liberare in campo Librizzi. Domenica c’è il derby familiare con Andrea: l’occasione per rifarsi.

LIBRIZZI 6,5 – Venticinque minuti sul parquet nei quali non trema mai. Non si abbatte per una palla persa, non protesta per i falli che vengono fischiati inevitabilmente a lui, in mezzo agli autoscontri in area, non si tira indietro quando il destino gli mette in mano un pallone pesantissimo. Attacca il ferro, sfugge alla marcatura con il passo-e-tiro, segna due punti che valgono oro in quel momento del match. Manca Reyes? Niente paura: Brase abbassa ancora il quintetto e sguinzaglia Libro. Missione compiuta.

VIRGINIO S. V. – Pochi secondi, una buona difesa su Mascolo.

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BROWN 8 – Se dopo Trieste avevamo preso in prestito il soprannome di Randy Childress, “il professore”, questa volta scomodiamo addirittura Robert Parish, il pivottone dei Celtics di Bird che era chiamato “The Chief”, “Il Capo”. Markel è il leader della squadra in tutto e per tutto, l’uomo che si prende tiri cruciali anche quando gira a largo dal cuore della partita, l’uomo che gestisce i palloni degli ultimi minuti, tanto più che Ross è accomodato fuori con cinque falli. Ne mette altri 24 con cinque triple, 8 falli subiti, 6 assist. Una partita a 360 gradi, roba sopraffina.

CARUSO 6,5 – Tra lui e Owens stavolta in attacco si raccoglie abbastanza poco e per lungo tempo Willy non rientra tra i protagonisti della gara. Poi però, quando si entra nell’ultimo periodo e quando non mancano scintille tra le due parti, ecco che Caruso si traveste da Bryant Dunston e va a tirare due stoppatissime che respingono le velleità brindisine. Un po’ l’emblema di tutta la partita: la Happy Casa torna in corsa ma viene fermata.

OWENS 7 – Primo tempo in costante ed estrema difficoltà contro un attaccante sopraffino qual è Perkins. Nella ripresa, fin dal secondo zero, però Tariq è ben più dentro al match: in attacco si vede poco – un paio di guizzi e 4 punti – ma in retroguardia ritorna a essere determinante. Sporca tiri, spaventa i piccoli in entrata, spara un paio di stoppate, intercetta passaggi improvvidi che attraversano il pitturato. E strappa undici rimbalzi, migliore della serata: tanta roba. Con lui Varese vince il duello sotto i tabelloni.

JOHNSON 8,5 (IL MIGLIORE) – L’azione simbolo della serata non è uno dei tanti canestri dell’ala treccioluta, bensì un assist servito al compare Brown al termine del solito duello dal palleggio. Il Jaron “normale” avrebbe provato ad andare al ferro chissà con quale esito, quello speciale di stasera ha visto il compagno appostato e lo ha servito per una tripla spaziale. Ecco, premiamo l’assist – ne darà 4 – perché sono la ciliegina di una torta preparata con la bellezza di 28 punti, leader di serata nelle marcature e simbolo primo di una Varese mai doma. Altro che “gli americani non capiscono la situazione, a loro importa poco”. Questi qui sono più bosini del Pin Girometta.
MVP Confident anche per i lettori della nostra #direttaVN.

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Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 20 Aprile 2023
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