La Pro Patria “saluta” Busto Arsizio nel match salvezza contro il Piacenza. “La partita più importante dell’anno”
Domenica 16 aprile, ore 14:30, l'ultima partita della stagione dei tigrotti allo Speroni. Superare il fanalino di coda Piacenza garantirebbe la salvezza. Fallire l'obiettivo, invece, vorrebbe dire rimandare tutto ai rimanenti 90' di campionato
“La partita più importante dell’anno“. A poche ore dall’ultima partita casalinga della stagione la Pro Patria mister Jorge Vargas non usa mezze misure o giri di parole: il match contro il Piacenza, penultima gara della regular season, deve fornire ai biancoblu l’aritmetica salvezza.
Domenica 16 aprile, ore 14:30, la squadra biancoblu scenderà infatti in campo per -forse – l’ultima volta in stagione allo Speroni di Busto Arsizio prima della pausa estiva, segnata dal rompete le righe, le vacanze estive e, a luglio, l’inizio della nuova annata calcistica. Ai tigrotti serve ancora però la certezza della permanenza nel calcio professionistico, obiettivo distante 2 punti in altrettante partite (Piacenza, ultimo ma non ancora retrocesso, e a Sangiuliano, quartultimo, in piena bagarre playout).
PURGATORIO, PARADISO, INFERNO
Un’impresa assolutamente nelle capacità dei tigrotti, che tuttavia non vincono più. La crisi dura da 10 partite, dal 5 febbraio, una carestia di punti pesanti che si è prolungata per tutto l’ultimo quarto di campionato. A conti fatti sarebbe dunque bastato un solo altro successo per una salvezza che a inizio febbraio sembrava pressoché scontata, ma il lungo blackout, con solo quattro punti in due mesi e mezzo, ha fatto sprofondare la squadra dal -4 dal primo posto al tredicesimo, confermando uno dei versi poetici più famosi: Aprile è il mese più crudele. Cosa, infatti, è più crudele dell’incertezza? E dire che il mese non è ancora terminato. Tutte le strade – playoff (-3), playout (+4) e salvezza – sono tutt’oggi percorribili a 180′ dall’ultimo e definitivo triplice fischio.
VARGAS: “PERIODO NEGATIVO NEL MOMENTO PIU’ IMPORTANTE DELLA STAGIONE”
«Ogni squadra può trovare un periodo negativo – commenta il mister tornando sulla cocente sconfitta di Lecco, la sesta nelle ultime dieci -. Il problema è che il nostro è arrivato nel momento più importante. Ci siamo cascati e abbiamo fatto fatica e uscirne. Allenando la squadra tutti i giorni io ho sempre visto disponibilità, costanza di lavoro, attenzione. In certi momenti ho pensato pure a fare qualche “casino” ma non c’era la possibilità: i ragazzi si allenano bene, sono un gruppo buono. Forse sono mancate esperienza e attenzione in determinati momenti (quando si è alzata l’asticella, ndr). Sinceramente a un certo punto ho pensato di poter lottare per vincere il campionato».
In pieno rilancio è invece il fanalino di coda Piacenza, reduce da quattro risultati utili consecutivi che hanno permesso ai lupi biancorossi di rimanere disperatamente aggrappati ai playout distanti adesso solo un punto dalla penultima Triestina (35 pt). I risultati positivi ottenuti dal subentrato Matteo Abbate (assente a Busto per squalifica) e dal suo 352 tengono infatti in vita gli emiliani, creando al contempo, una sorta di giro di vite tra le due squadre: la crisi della Pro Patria è coincisa, parallelamente, con la riscossa dal “Piace” per uscire dai non abituali piani bassi.
«Il Piacenza è una squadra in salute che si gioca la salvezza, e lo fa portando tanti tifosi a Busto Arsizio – prosegue il mister -. In attacco hanno giocatori pericolosi per la categoria. I loro difensori hanno tanta esperienza, mentre il centrocampo è molto aggressivo e ha permesso alla squadra di raggiungere grandi risultati (vittoria con Pro Sesto, pareggio in 9 contro Triestina). Ma domani giochiamo in casa noi».
«La formazione? – conclude Vargas, riproponendo una battuta del suo repertorio -. Gioca Ramella (l’addetto stampa, ndr.). Abbiamo diversi giocatori che non sono al meglio della condizione. La lista dei convocati sarà stilata solo in mattinata, valuteremo fino all’ultimo».
SETTORE OSPITI GREMITO: 462 BIGLIETTI DA PIACENZA
Allo Speroni il clima sarà quello di una vera e propria finale. Previsto infatti in via Ca’ Bianca l’apice stagionale in termini di presenze allo Speroni: solo gli emiliani saranno infatti quasi 500 (462 i biglietti nel settore ospite), in massa a Busto Arsizio per creare una bolgia biancorossa a cui i tifosi della Pro Patria dovranno rispondere quando la palla diventerà particolarmente pesante e i tigrotti avranno bisogno del proprio pubblico. Nella speranza di poter festeggiare, esattamente come un anno fa, la salvezza nell’ultima gara casalinga della stagione e giocare gli ultimi 90′ di campionato con relativa tranquillità. Ma il “poi” si vedrà, adesso il focus è sul Piacenza.
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