Libri
“La tela di Cloto”, alla Cooperativa di Biumo e Belforte la prima opera di Monica Vanni
Alla Cooperativa di Biumo inferiore e Belforte sabato 15 aprile, alle 17.30 la presentazione del romanzo “La tela di Cloto”, edito da Golem e scritto da Monica Vanni, che sarà intervistata da Fabrizio Mirabelli
La Cooperativa di Biumo inferiore e Belforte è lieta di ospitare sabato 15 aprile, alle 17.30 presso la propria sede sociale nel salone “René Vanetti” in viale Belforte 165 la presentazione del romanzo “La tela di Cloto”, edito da Golem.
Il libro, pubblicato nel febbraio 2023, è la prima prova letteraria dell’autrice, Monica Vanni, che sarà intervistata dal presidente della cooperativa Fabrizio Mirabelli.
Ne è protagonista Emma, una ragazza come tante, in cui tutti si possono rispecchiare. Una ragazza che lavora come citologa nell’ospedale di Siena e vive due vite, quella di oggi e quella di ieri, tra le quali non è mai riuscita a stabilire un ponte. L’incontro con Dennis, spezzerà il suo equilibrio precario, riportandola nel punto in cui tutto si è fermato. Così inizia il racconto del suo passato, e si apre una storia nella storia, su cui scivoleranno i segreti di entrambi.
Cloto è la parca tessitrice della vita, ed è il soprannome che lui ha trovato per lei, senza sapere che la tela di Emma alla fine intrappolerà entrambi costringendoli a scegliere. Si tratta di una storia forte, in cui la cruda realtà si scontra con i sogni. Un romanzo in cui il tema della giustizia regna sovrano. La storia di Emma è la storia della liberazione di un’anima da sé stessa. Il racconto dell’incredibile occasione che può diventare una caduta . È la storia di ognuno di noi, anime fragili ma potenti creature mitologiche, libere di decidere cosa diventare, libere di scegliere se essere i nani delle proprie paure o i giganti dei propri sogni. Il libro, esaurito il giorno stesso dell’esordio, è già andato in ristampa.
Monica Vanni nasce a Varese il 24 aprile 1972 e vive ad Arcisate. Dopo il liceo si iscrive dapprima a filosofia e poi sceglie biologia. É grazie a questo cambiamento di rotta che oggi sente di possedere due anime, quella della citologa e quella della scrittrice. Anime che unisce nei due lavori di cui è perdutamente innamorata e tra i quali non riesce a fare una scelta, accettando così di rimanere una “precaria della vita”. Oggi Monica insegna in un liceo scientifico a Varese e lavora come citologa in un laboratorio.