L’Istituto Pavoni di Tradate vince il bando europeo Erasmus Plus

Obiettivo centrato per l’Istituto Pavoni di Tradate, che ha vinto il bando europeo Erasmus Plus con un ottimo piazzamento nella classifica nazionale e lombarda. Ad aggiudicarsi il bando la paritaria Paolo VI – scuola secondaria di primo grado – che fino al 2027 potrà così accedere ai progetti e ai percorsi previsti dal concorso.

«E’ un’enorme soddisfazione per la nostra scuola – dice la preside Federica Broggi  – Un altro importante successo conseguito con mesi di lavoro, studio e preparazione. Lo staff avrà la possibilità di partecipare a corsi di formazione all’estero, visitare scuole locali, incontrando colleghi di differenti nazionalità, con i quali collaborare e scambiare buone prassi, impegnandosi in una formazione di valorizzazione della diversità culturale».

Un risultato reso ancora più significativo dal piazzamento della scuola tradatese, che si conferma un’eccellenza sul territorio lombardo. Su 963 candidature provenienti da tutta Italia, infatti, soltanto 431 sono state approvate. Di queste 25 sono lombarde, 4 varesine. Delle 4 varesine solo due sono di scuola secondaria di primo grado.

Molte, spiega la preside,  le prospettive interessanti che il bando Erasmus apre alla scuola Paolo VI: «In particolare intendiamo approfondire in chiave europea due grandi temi su cui il nostro istituto è impegnato a livello nazionale, in collaborazione con Indire, nel ripensare la scuola del futuro: la personalizzazione del curricolo grazie ad un uso flessibile del tempo scuola che consente ad ogni ragazzo, attraverso la scelta tra più di 60 laboratori, di costruire un percorso formativo individualizzato, e la personalizzazione dell’apprendimento per lo sviluppo di capacità, talenti, passioni e benessere degli studenti».

Il bando Erasmus Plus coinvolge e premia docenti e studenti allo stesso tempo: «Grazie a progetti di mobilità di gruppo e all’accoglienza di compagni europei, l’Istituto Pavoni donerà agli studenti opportunità uniche e preziose di incontro e dialogo con altre culture, così da favorire l’acquisizione di valori quali il rispetto della diversità culturale e sociale, e il principio di unità nella diversità, uno dei principi cardine dell’Unione europea. Un ringraziamento va a tutte le docenti che fanno parte della Commissione Erasmus: grazie al loro impegno, alla loro dedizione e professionalità si apre un’altra importante occasione di crescita per la scuola e per i nostri ragazzi», conclude la preside.