L’ostello per il turismo “slow“, e il Circolo: Monteviasco ci crede e attende la funivia
A margine dell’incontro in prefettura c’è stato anche il tempo per fare il punto sulla vita nel borgo sospeso dove resistono una decina di residenti che si sono sorbiti cinque inverni e i “super lockdown“. La sindaca “Sono fiduciosa”
Ci sono posti lassù nella montagna isolata che stanno per riaprire, come l’ostello: una boccata d’ossigeno, semmai vene fosse bisogno ai mille metri di Monteviasco. E ce ne sono altri, come il Circolo, che non hanno quasi mai chiuso in questi tre anni e mezzo difficili, con in mezzo lo stop forzato del Covid.
L’aria che si respira attorno al borgo sembra cambiare, l’attenzione per questa micro comunità di 10 residenti – come ha confermato la sindaca Nora Sahnane presente al vertice in prefettura per la riapertura della funivia – non si è mai spenta, ma di certo nei mesi scorsi ridotta al lumicino. Tuttavia ora sembra ripartire qualcosa: gli ingranaggi della funivia sono pronti le per luce verde.
LA FUNIVIA
L’ultimo vertice in prefettura a Varese si è mosso su due binari. Il primo ha riguardato l’annuncio dell’adozione da parte della Regione di una delibera in deroga per consentire una gara europea da dove emergerà il nuovo soggetto gestore di 7 impianti (compreso quello di Monteviasco) fra le province di Varese, Como e Lecco. In parallelo sarà il Comune, proprietario dell’impianto, a predisporre un bando che ha come obiettivo la riapertura nel breve periodo: il vincitore della gara avrà un tempo tecnico per il collaudo della funivia così da ricevere il nulla osta dell’Agenzia nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie delle Infrastrutture stradali e autostradali, e una seconda fase che si avvierà dopo l’esito positivo delle verifiche ministeriali e che prevederà la ripartenza del servizio di trasporto pubblico.
L’OSTELLO
La sindaca si è detta «fiduciosa» sul buon esito dei meccanismi tecnici per la ricerca e l’assegnazione di un gestore dell’impianto Ponte di Piero – Monteviasco. Ma la grande novità che può venir data per scontata è la riapertura dell’ostello, a Monteviasco che avverrà prima della prossima estate, con un evento aperto a tutti, un’inaugurazione che, tutti sperano, potrà avvenire al cospetto del “grande pubblico“, cioè quello che potrà raggiungere Monteviasco a bordo della funivia e non passando, uno dopo l’altro, i mille e passa gradini della mulattiera.
L’ostello servirà, funivia o no, a quella schiera di amanti del turismo «slow» che già oggi, fuori dalle restrizioni pandemiche, camminando liberamente, e specialmente con l’arrivo della bella stagione, troverà nell’ostello un punto di approdo per passare una o più notti in quota; gli amanti della montagna potranno così godersi oltre al panorama alla la ricca sentieristica, anche un’altra chicca: l’osservatorio astronomico. (nella foto, Monteviasco, pagina Fb “Gruppo amici di Monteviasco”, Chiara Dellea)
L’attenzione per Monteviasco, e per il suo potenziale, si misura anche attraverso i semplici numeri dal momento che la gara per la gestione dell’ostello di Monteviasco è andata tutt’altro che deserta: ben cinque operatori vi parteciparono, e ora la gestione è assicurata per il prossimo quinquennio come la cifra di 27 mila euro messa a disposizione dal Comune per la ristrutturazione, che porterà alla riapertura della struttura per la bella stagione (forse già a giugno).
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