Nervi tesi tra Italia Viva e Azione: si parla di rottura del “Terzo Polo” tra smentite e conferme

Le acque tra Matteo Renzi e Carlo Calenda sono tutt’altro che tranquille e dunque tra Italia Viva e Azione, all’indomani della fusione tra le due realtà politiche, è burrasca.

Da giorni si rincorrono notizie di frizioni, incomprensioni, accuse e chiarimenti ma nella giornata di martedì 11 aprile l’eco delle incomprensioni è arrivata alla stampa: i giornali nazionali parlano già di “divorzio consensuale”, peraltro a matrimonio non ancora consumato.

Le fonti citate dai giornali, compresi gli esponenti locali di Italia Viva sentiti da Varesenews, non confermano la versione di una resa dei conti finale bensì di trattative in corso verso la strada dell’unificazione dei progetti politici, con alcuni incontri cruciali che si terranno proprio nella serata di martedì.

Al centro di molte tensioni ci sono sicuramente il temperamento dei due leader Renzi e Calenda ma anche alcuni degli ultimi risultati elettorali ottenuti dal Terzo Polo. Dopo gli exploit di Roma e delle elezioni politiche il progetto politico ha segnato delle importanti battute d’arresto in Lombardia e in Friuli Venezia Giulia.

Secondo quanto ricostruito dalla stampa nazionale tra gli ultimi motivi di discordia c’è stato l’annuncio di Renzi quale nuovo direttore del riformista, una scelta della quale avrebbe reso partecipe la controparte nel Terzo Polo, Carlo Calenda, soltanto qualche ora prima di annunciarlo alla stampa.

Questa sera alle 21.30 alla Camera Renzi riunirà i suoi. Un appuntamento già in agenda da venerdì proprio per parlare del partito unico con Azione.