“Non mi sentivo più a casa nella Lega di Varese, ma me ne vado serenamente”
La prima intervista all'ex commissario della Lega di Varese, che ha appena annunciato il passaggio a Fratelli d'Italia
«Ce ne andiamo serenamente dalla Lega. Certo, non s può negare che ci siano delle divergenze, altrimenti non ce ne andremmo. Ma per conto mio e nostro i nostri amici nella Lega continuano ad essere amici, e se ci rivediamo per strada ci salutiamo, altrochè. Abbiamo tanto lavoro da fare insieme nel centrodestra» Esordisce così Cristiano Angioy Viglio, il nome più “pesante” del gruppo di fuoriusciti della Lega di Varese che è passato a Fratelli d’Italia, nella sua prima intervista come nuovo rappresentante del partito di Giorgia Meloni.
Angioy Viglio fa da “caposquadra” dei quattro rappresentanti della Lega passati al partito di Giorgia Meloni: due delle quali, Anna Saraceno e Magda Aspesi, si sono anche presentate come candidate alla segreteria cittadina nel primo congresso indetto qualche mese fa dopo anni di commissariamento. E con loro c’è anche Roberto Azzali, noto imprenditore commerciale conosciuto soprattutto nella movida varesina per la gestione di uno dei più affollati locali del centro.
«La verità è che negli ultimi tempi non ci sentivamo più “a casa” nella Lega – spiega Angioy Viglio – io in particolare, dopo 11 anni di esperienza al suo interno, ero a disagio da un po’. La mia è stata una decisione lenta, che ha maturato un po’ per volta. Con l’attuale segretario Bordonaro non ho alcun problema, per me i rapporti a livello umano rimangono intatti. Dopodichè è innegabile che al congresso ci siano state due anime e che ce ne andiamo anche per una diversa visione organizzativa, politica, e prospettica».
La loro partecipazione, almeno per il momento, non è legata a nessuna promessa di posizione: «Noi arriviamo in punta di piedi, in fondo ci affacciamo in casa d’altri – spiega l’ex Commissario della Lega interpretando il pensiero di tutti e quattro – Il fatto di trovare una formazione che abbia una visione ampia è interessante. Ci vivono diverse anime e diverse sensibilità, e penso che questo possa essere un buon polo di costruzione per un centro destra ampio, un modo efficace per intercettare le sensibilità dei cittadini. Perchè Varese è una città “a sè” politicamente e questo è anche il suo bello: i cittadini ragionano spesso più per storia della città che per bandiere politiche».
La leader del partito, e il suo modo di guidare il Paese, hanno convinto definitivamente l’ormai ex leghista: «Quello che mi ha convinto è innanzitutto una stima man mano crescente nei confronti di Giorgia Meloni, di quello che ha fatto e di come sta lavorando anche ora – precisa infatti Angoy Viglio – Inoltre vedo in Fratelli d’Italia qualcosa di piu fresco, che incarna meglio quello che vogliono i cittadini di oggi, anche come capacità di fornire soluzioni. Anche se porto con me l’attenzione a un federalismo fiscale che ritengo possa essere interessante per tutto il centrodestra: un federalismo che vada a responsabilizzare i territori, e punti sulle risorse locali. Ma su questo potranno rfiletterci persone anche molto più competenti di me».
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