Pagelle Pro Patria: a centrocampo spiccano Fietta e Nicco, Chakir spreca il possibile colpaccio

Le pagelle di Pro Patria Pordenone 0 a 0. La squadra tiene a bada i ramarri neroverdi, a costo di sacrificare parte del gioco offensivo. La maggior chance della partita capita però sui piedi di Chakir, che non fa del cinismo la sua arma vincente

Pro Patria - Pordenone 0 a 0 2.4.23

DEL FAVERO 6,5: Pochi i pericoli da amministrare: per una volta al solito gesto tecnico da cineteca preferisce la politica dei tanti, piccoli passi, con una serie di uscite intelligenti e letture di cross sui palloni alti o verticali. Sempre pronto.

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(galleria fotografica a cura di Roberta Corradin)

VAGHI 6: Gara diligente. Fase difensiva da sufficienza piena e senza tentennamenti. Lungi dalla perfezione, invece, il match in fase di possesso. Per arginare il Pordenone, la principale squadra ai nastri di partenza candidata per la B, può bastare.

LOMBARDONI 6,5: 90 minuti in crescendo, come dimostrato nella ripresa dalla cavalcata in solitaria di 60 metri inziiata dalla sua difesa e terminata a ridosso di quella del Pordenone. Ma la squadra è molto, anche troppo, corta e fa fatica a seguire uno spunto che avrebbe potuto cambiare la partita. L’infortunio di Boffelli non scombussola gli equilibri di cui deve tenere le redini.

BOFFELLI SV: Per lui appena 10 minuti, poi un brutto appoggio sul campo dello Speroni, la gamba che si gira male e i soccorsi in campo per portarlo fuori in barella.  Infortunio che mette preoccupazione e che priva Vargas di uno dei suoi migliori difensori.

Dal 10’ MOLINARI 5,5: Costretto a entrare a freddo, il difensore ha bisogno di diversi minuti per ingranare il giusto ritmo partita: inizio non facile con una serie di brutti passaggi, palloni persi e chiusure sporche, poi nella ripresa gli errori diminuiscono e il 5 si allinea ai suoi standard. Nelle vecchio sistema scolastico si sarebbe parlato di “debito verde”: nessun esame a settembre per lui ma… con un occhio da dover chiudere.

Vargas e Vaghi: “Buona partita contro una squadra forte come il Pordenone”

PIRAN 6+: Il giovane tigrotto sta bene fisicamente, Vargas lo sa e dopo le due partite disputate sulla fascia sinistra lo butta nella mischia dal primo minuto sul corridoio di destra. La sua partita è più che buona, non mancano sprint e cross una volta arrivati sul fondo, Castelli però – in una gara molto difficile per lui dal punto di vista tattico – non sempre è nelle condizioni di finalizzare. Non è un caso comunque che il giovane Leonardo sia lui il tigrotto del mese di marzo.

Dal 81’ Vezzoni SV

NICCO 6,5: Partita di spessore, a partire da una concreta fase difensiva fatta in complicità con Fietta. Diverse e pungenti, anche se mai completamente vincenti, pure le idee offensive per fare lo sgambetto al Pordenone e vincere di misura. Tra tutti i piani elaborati dal numero 10 spiccano una rasoiata a fil palo sul “primo legno”, che a momenti beffa un immobile Festa, e un contropiede non supportato dai compagni di squadra.

FIETTA 7: Il capitano difende in maniera eccellente, risultando sempre presente sulle seconde palle e dominando nel cerchio di centrocampo. Aspetti tecnici, e muscoli, che un po’ erano mancati nelle ultime partite della Pro Patria. Ma con 39 primavere alle spalle non si può pretende che le giochi tutti, anche perché quel ruolo di campo solitamente è occupato da un certo professor Bertoni.

FERRI 6: Non fa mancare il proprio contributo nell’arginare il diamante di centrocampo del Pordenone, con Zammarini trequartista. Si vede però decisamente meno del solito nell’area di rigore degli avversari, area di campo dove solitamente al 25 piace stazionare. Senza dubbio può comunque essere annoverato tra i protagonisti della battaglia a centrocampo, terzo di campo dove si è giocato di più.

NDRECKA 6: Una delle rare partite in cui la Pro Patria non forza la giocata attraverso le sue gambe e prova a sfondare a sinistra. Anche perché a destra Piran può vantare quella brillantezza e freschezza che all’esterno macino iniziano a mancare dopo 35 partite su e giù per la fascia.

La Pro Patria argina il Pordenone, punto prezioso per la salvezza

PITOU 5,5: L’inizio è molto promettente, il talento francese chiede spesso il pallone ai compagni o è lui ad andare a prenderselo tra le linee, agendo da vero e proprio regista offensivo. Col passare dei minuti, quando il Pordenone inizia un forcing respinto, la sua gara diventa sempre più anarchica, fino alla sostituzione. Troppa garra, poco arrosto.

Dal 69’ STANZANI 6: Entra a 20′ dalla fine e riesce a riportare quell’equilibrio che nella ripresa Pitou sembrava aver smarrito, insieme al filo di Arianna.

CASTELLI 6: Piano gara complicato per l’attaccante, l’unico giocatore di movimento, che, in fin dei conti, orbita lontano dalla palla. Riesce comunque a ritagliarsi due colpi di testa, entrambi fuori misura, e tanti ripiegamenti per aiutare la squadra nel momento di maggior sofferenza, nella fase centrale del secondo tempo. Apprezzabile.

Dal 81’ Chakir SV: Nei suoi 9 minuti c’è tutto, tranne il gol: una chance mancata da dentro l’area piccola, un cartellino giallo per proteste e tante sportellate rifilate e subite dai due centrali neroverdi, Negro e Ajeti.

Calcio, Serie C: Pro Patria – Pordenone in diretta

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com

 

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Pubblicato il 03 Aprile 2023
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