Parità di genere in azienda: come e perché ottenere la certificazione. Incontro alle Ville Ponti
Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, il 19 aprile, faranno tappa a varese per il secondo incontro dedicato al bando di regione Lombardia. Si parlerà di “Governance”.
![Matrimonio Filippa Lagerback e Bossani a Ville Ponti](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2018/10/matrimonio-filippa-lagerback-e-bossani-a-ville-ponti-699951.610x431.jpg)
Dopo il successo del primo appuntamento milanese del ciclo di eventi sulla certificazione della parità di genere organizzato da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, il 19 aprile dalle ore 10.30 alle 13.00 si svolgerà a Varese presso il Centro Congressi Ville Ponti, Piazza Litta 2, grazie alla Camera di Commercio varesina, il secondo incontro, nel quale verrà approfondita la seconda categoria della certificazione: “Governance”.
Il ciclo di eventi nei quali verranno trattate le sei categorie della certificazione, prevede 6 tappe lombarde: la prima tappa svoltasi il 3 aprile a Milano ha visto il tema “cultura e strategia”; domani a Varese si approfondirà la categoria “governance”, le successive tappe saranno: Sondrio 4 maggio “processi di risorse umane”; Brescia 24 maggio “opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda”; Cremona 30 maggio “equità remunerativa per genere”; Mantova 7 giugno “tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro”.
Un’opportunità per le aziende lombarde per comprendere come ridurre il divario retributivo di genere, aumentare le opportunità di crescita professionale, favorire la conciliazione famiglia-lavoro, grazie ai fondi regionali pari a 10 milioni di euro, messi a disposizione dalla Regione Lombardia.
La parità di genere all’interno delle organizzazioni diventerà progressivamente un asset che oltre a rappresentare veicolo di crescita ed innovazione, sarà richiesto per essere competitivi nel procurement pubblico e privato. Certificare la propria azienda come organizzazione impegnata nel superamento del divario di genere significa accettare di abbracciare un percorso di miglioramento continuo, di sensibilizzazione a tutti i livelli, di impegno nel progressivo abbattimento degli stereotipi di genere.
«Valorizzare la componente femminile all’interno dell’azienda – sottolinea il Presidente di Camera di Commercio Varese, Mauro Vitiello – costituisce una scelta non solo virtuosa in un’ottica di sviluppo sociale, ma che può anche garantire delle opportunità economiche all’impresa stessa. Questo purché valorizzino appieno le competenze e le capacità operative femminili di cui dispongono. Un passaggio tanto più importante in un momento delicato sul piano del Mercato del Lavoro: la provincia di Varese ha, infatti, un tasso di occupazione femminile che nel 2022 è sceso al 58,7% rispetto al 60% dell’anno precedente. Restiamo in linea col dato lombardo (59%) e al di sopra di quello nazionale (51%), ma cresce l’attenzione rispetto a questa evidenza che merita un approfondimento da condividere con tutti gli attori, istituzionali, associativi e imprenditoriali, che operano nell’economia varesina».
Ilaria Broggian, Presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile della provincia di Varese, aggiunge: «L’incontro al Centro Congressi Ville Ponti rientra a pieno titolo, nell’attività del nostro Comitato, promosso da Camera di Commercio nel pieno rispetto del programma Next Generation dell’Unione Europea, dove l’empowerment femminile è indicato come priorità. Un Comitato che è stato ricostituito da poco con l’obiettivo di promuovere l’imprenditoria femminile in un momento in cui anche i dati ci dicono che, allargando lo sguardo oltre l’Italia, vediamo che a livello europeo abbiamo un cronico ritardo da recuperare».
«La misura rivolta alle imprese lombarde che oggi presentiamo, è solo una parte dell’impegno che Regione Lombardia si è assunta in questi anni per promuovere l’occupazione femminile. L’obiettivo non è soltanto aumentare la partecipazione delle donne nel mercato del lavoro, ma anche e soprattutto garantire la possibilità di mantenere il proprio lavoro e che questo sia di qualità – ha aggiunto Barbara Tommasi, Responsabile delle misure di inclusione lavorativa, benessere organizzativo e pari opportunità Regione Lombardia – Molti ci chiedono se la certificazione della parità di genere sia un ulteriore ed inutile adempimento burocratico o consenta effettivamente di raggiungere un’effettiva parità di genere in azienda. Il bilancio lo potremo fare solo tra qualche anno, ma è sicuramente uno strumento concreto per stimolare un cambiamento effettivo».
Presenti a questo appuntamento diverse figure istituzionali tra cui Ilaria Broggian, Anna Danesi, Consigliera di Parità della Provincia di Varese e Carla Ingoglia, Funzione Sviluppo e Gestione Bandi – Unioncamere Lombardia. L’intervento formativo che approfondirà la seconda categoria “Governance”, sarà tenuto da Guido Cecchini, HR & Legal Manager e Gender Equality Advisor. Come testimonianza riguardo la certificazione per la parità di genere parleranno Luca Lolaico, Direttore Operativo di Alfa Srl, e Chiara Lattuada, responsabile della Comunicazione di Grünenthal Italia.
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