Piano, jazz, e i brutti postumi delle illusioni: Santo torna con “Ubriaco”

Come ci si sente  dopo aver appena conosciuto, una nuova, intrigante persona, magari pronta a stravolgere gli equilibri della nostra vita? È una sensazione che lascia storditi, quasi alticci, o meglio, ubriachi. Nel bene, prima, e poi, la maggior parte delle volte, nel male.

Dopo Quanto mi fai sesso – canzone che aveva catturato l’attenzione durante la scorsa edizione di X Factor – il cantautore pavese ma d’adozione varesina Francesco Santo – semplicemente Santo per il mondo discografico – pubblica una nuova canzone, Ubriaco, brano pubblicato dalla varesina Ghost Records lo scorso venerdì 7 aprile disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica.

La canzone, guidata dal pianoforte di Santo e co-prodotta con Enimrak, presenta forti tinte jazz che conducono l’ascoltatore all’interno di un’enoteca dove si consumano calici di vini e storie d’amore, avventure sornione e, al tempo stesso, dolceamare, fatte di illusioni che repentinamente si tramutano in delusioni. Con il nuovo singolo Ubriaco, Santo descrive infatti «quella sensazione di euforia provata dopo un nuovo incontro, quell’entusiasmo che si prova quando si conosce una persona che, per un motivo o per l’altro, cattura l’attenzione, facendoci dimenticare solo per un momento che questo sentimento di ebrezza è passeggero».

«Proprio come accade per le bevute, il buonumore e la contentezza iniziale possono trasformarsi facilmente in dei brutti postumi, ed è allora che arriva il momento di fare i conti con la realtà, che spesso non segue traiettorie desiderate» spiega Santo, autore del brano mixato e masterizzato da Simone Lanza.

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