Porro elogia il suo Varese: “Mi hanno commosso”
L'allenatore biancorosso ha portato tutti i giocatori in sala stampa: "Abbiamo tutti l'intenzione di arrivare laddove tutti quanti pensavano fosse impossibile e probabilmente non è così delineato"
VARESE – PONTE SAN PIETRO 2-0, IL COMMENTO DEI PROTAGONISTI
GIANLUCA PORRO (Allenatore Varese) – Ho voluto raggruppare tutta la squadra in sala stampa perché oggi mi ha commosso. Credo che ognuno di loro sia riuscito a dare il proprio meglio perché l’unione di intenti è forte. Abbiamo tutti l’intenzione di arrivare laddove tutti quanti pensavano fosse impossibile e probabilmente non è così delineato. Ma con questi uomini avremo le carte in regola per poterci provare e dovremo morire in campo per arrivarci. Oggi in campo loro sono i veri protagonisti, gli unici protagonisti, uomini che meritano tutto il bene che questa città può dare. Perché loro hanno tanto da dare e nelle difficoltà si sono sempre prodigati per dare il meglio. È giusto che meritino questo quadretto.
Senza la logica del risultato, pensando solo a fare, su quello dobbiamo incidere e il risultato diventa una conseguenza dell’obiettivo. Tutto è andato come doveva andare e non mi stupisce che abbiamo fatto questa prestazione perché è un gruppo che ha grandi valori e in questo rush finale. Da stasera però si festeggia la Pasqua e poi si pensa alla prossima, insieme a tutto lo staff al quale sono grato all’in
Salami ha dimostrato grande personalità. Non avevo designato un rigorista e lui ha avuto il carattere di prendersi il pallone. La scelta di Settimo è caduta nella sana sfrontatezza di questo ragazzo, che deve ancora capire qualche dinamica ed era giusto. Finalmente una gioia anche per la gente, che ci è stata molto vicina e speriamo che questa vittoria sia una nuova scintilla
SETTIMO – Sono contentissimo del risultato, ce lo meritiamo. L’atteggiamento deve essere uguale per tutti. Se continuiamo con il carattere di oggi e domenica scorsa possiamo guardare avanti a testa alta. Dedico la vittoria alla squadra, che mi aiutano in questo percorso di crescita. Sul campo non guardo in faccia a nessuno, anche se gli avversari sono molto più grandi.
FOSCHIANI – Ho visto il portiere fuori e ho pensato solo a calciare. Sono contento per me e per la squadra perché ce lo meritiamo. Eravamo in partita, lo siamo sempre stati, e sapevamo già dopo il primo gol che avremmo vinto. La dedica va alla mia famiglia, al papà, la mamma, i miei fratelli e nipotini. Bisogna sempre cercare di fare di più. Sto iniziando a prendere le misure da mezzala.
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