Il tir che ha paralizzato il traffico di Varese torna a far parlare del progetto di via Selene

Il grosso mezzo si era fermato di traverso in via Gasparotto nel pomeriggio del 28, paralizzando il traffico. Lo stato del progetto per l'allargamento della strada

tir incastrato

Il grosso tir che è rimasto incastrato venerdì 28 aprile su via Gasparotto a Varese, nel sottopasso autostradale di raccordo con via per Schianno, e che ha paralizzato il traffico di mezza città per un intero pomeriggio ha riportato in auge il dibattito su via Selene, la strada alternativa al piccolo tunnel in cui il camion si è conficcato.

A margine della notizia di cronaca infatti, sono stati diversi i messaggi giunti in redazione che chiedevano lo stato dei lavori della via, ora solo parzialmente asfaltata, che potrebbe eliminare i problemi che creano i grossi mezzi destinati all’area industriale di Schianno.

L’OBIETTIVO DELL’ALLARGAMENTO DI VIA SELENE

L’opera di asfaltatura e allargamento di via Selene completerà i lavori cominciati con le tre rotonde “dell’Esselunga” che hanno cambiato l’entrata da sud a Varese:  i lavori sono concepiti proprio per alleggerire il traffico dei camion che già attraversano quelle zone per andare nella zona industriale di Schianno.

Fino ad ora le uniche alternative per chi doveva raggiungere quel comparto erano quelle di attraversare via piana di Luco da viale Borri o tentare di passare nell’angusto sottopasso di via Per Schianno, quello dove si è incastrato il tir venerdì: sottopasso che, con l’apertura della nuova via, verrebbe invece addirittura chiuso al traffico.

La via si snoderà, con una dimensione più larga di quella attuale, dalla terza rotonda verso via per Schianno, concludendosi subito dopo il tunnel di via Gasparotto verso Schianno.

LO STATO DEL PROGETTO

Conclusa la terza rotonda di viale Europa e consegnato il progetto della strada, si sono conclusi anche i lavori a carico di Esselunga. Via Selene verrà realizzata infatti con fondi comunali e regionali, e il primo passo era la realizzazione del suo progetto esecutivo: un documento ormai concluso e a cui mancano solo alcuni passaggi formali. Quest’ultimo, stando alle prime informazioni, recepirà inoltre alcune richieste di modifica di residenti, come la realizzazione della fognatura di cui l’area era sprovvista e il miglioramento degli accessi alle varie proprietà.

Approvato definitivamente il progetto esecutivo, il passo successivo è quindi la fase dei lavori. «La realizzazione di via Selene costituisce un’opera fondamentale – ha commentato l’assessore ai lavori pubblici Andrea Civati – E che migliorerà tutta l’accessibilità sud, anche ovviando alle difficoltà di accesso che l’area industriale subisce sia da viale Borri che da via Gasparotto». L’inizio della fase dei cantieri, che comincia con il bando per l’esecuzione dei lavori, è prevista per l’inizio del 2024.

CHI È PRO E CHI CONTRO

Il progetto di via Selene è stato fin dall’inizio lungamente dibattuto: da una parte, il suo obiettivo è di rendere più agevole l’accesso ai mezzi all’area industriale di Schianno, evitando problemi come quello di venerdì, che anche nel passato sono stati molto frequenti.

Ma via Selene è però anche all’interno di un’area umida pregevole, e da li si snoda anche il parco sud di Varese: renderla una strada ad uso dei Tir è una scelta che ha sollevato molte perplessità.

Il progetto, per esempio, è caldeggiato dal vicino comune di Gazzada Schianno proprio per lo sgravio di traffico sull’area verde-industriale di Schianno. Ma è salutato con favore anche dalle associazioni di abitanti di Bizzozero, ora “soffocati” da camion che in realtà hanno come destinazione finale un’altra zona della città.

Non tutti però sono d’accordo: al progetto si sono infatti opposti a lungo ambientalisti e anche un comitato costituito per l’occasione “Difendiamo Selene”, che ha posto obiezioni sia viabilistiche che ambientali.

 

 

 

 

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Aprile 2023
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