Quattrocento dipendenti Inps in udienza privata dal Papa

Il Santo Padre ha accolto i lavoratori affermando che: "L'Italia ha tre grandi ricchezze: gli oratori, il volontariato e appunto Istituzioni come l'Inps"

Sindaci dal papa

Papa Francesco ha ricevuto questa mattina, lunedì 3 aprile, in udienza privata i dipendenti Inps. Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienza privata 400 dipendenti Inps, in rappresentanza di tutti i funzionari sia del centro che del territorio. Dopo le notizie che nei giorni scorsi hanno tenuto tutto il Paese in apprensione, quest’occasione, nel clima delle celebrazioni pasquali, assume un significato ancora più alto e più forte. Anche senza dimenticare la laicità dello Stato, l’udienza con Papa Francesco – nel quadro della ricorrenza del 125esimo anniversario dell’Inps – ha avuto lo scopo di ribadire il senso della missione e la ragion d’essere dell’Istituto, come disse il Pontefice in un precedente incontro (2015): «Mai dimenticare l’uomo».

Le prestazioni e i servizi che Inps eroga ogni giorno non sono solo statistiche ma il riconoscimento di storie e diritti. Come ha affermato il presidente Pasquale Tridico: «Sentiamo come una grande responsabilità quella di essere – di fatto – il canale di accesso a prestazioni che accompagnano milioni di persone in ogni fase della vita ‘dal grembo materno fino agli eredi’, ma anche nelle emergenze: lavoratori, pensionati, aziende, famiglie, studenti, disabili, disoccupati. Oltre 42 milioni di utenti, le cui necessità ed esigenze devono essere ascoltare e il cui futuro va protetto».

Il Santo Padre ha accolto i dipendenti dell’Istituto affermando che «L’Italia ha tre grandi ricchezze: gli oratori, il volontariato e appunto Istituzioni come l’Inps». Proprio la consapevolezza di questo impegno, e del fatto che «La previdenza è intimamente legata al Patto generazionale, anche alla luce del grave problema dell’inverno demografico che minaccia l’Italia» ha portato Papa Francesco a lanciare due accorati appelli: «No lavoro nero! No all’abuso del lavoro precario!».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Aprile 2023
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