Un ex-giornalista garante dei detenuti di Busto Arsizio, Pietro Roncari prende il posto di Matteo Tosi

È stato presentato questa mattina in Comune a Busto Arsizio Pietro Roncari, il nuovo garante dei detenuti del carcere di Busto Arsizio. Ex-giornalista della Prealpina, da molti anni impegnato nel volontariato in varie realtà del territorio, ha iniziato ad occuparsi di detenuti nel lontano 1990 quando curò un libro sulla storia di un ex-carcerato proprio a Busto.

A presentarlo l’assessore ai Servizi Sociali Paola Reguzzoni che prima di tutto ha voluto ringraziare il predecessore, Matteo Tosi per il suo lavoro. Quello del garante è un compito sicuramente difficile. Il grado di recidività soprattutto per i reati minori è altissimo e la popolazione carceraria è sempre più giovane».

Per la prima volta quest’anno il bilancio comunale avrà un capitolo dedicato ai progetti per il carcere: «Una scelta economicamente pesante, basti pensare a quanto costa garantire assistenza alle famiglie dei detenuti. Per questo abbiamo voluto creare un tavolo permanente con il garante, le associazioni e la dirigenza del carcere per una progettualità coerente e organizzata che spero vedrà la presenza anche di altre amministrazioni della zona» – ha aggiunto l’assessore che sta reperendo i dati sulle residenze detenuti per spronare anche i comuni della zona a partecipare.

Queste le prime parole di Pietro Roncari da garante: «Questo servizio nasce qui, dall’amministrazione comunale di Busto che, sensibile a queste problematiche, chiede di fare qualcosa, meglio, insieme. È l’essenziale di questo servizio. Non salveremo il mondo e il carcere con tutto il suo peso rimane. Dirigenti, operatori e sensibilità politiche possono fare qualcosa. Tante piccole cose, faticose, difficili fanno l’efficienza».

Prosegue il nuovo punto di riferimento dei detenuti: «L’obiettivo è quello di creare dinamiche positive la dove tutto è negativo. In questi anni sono state fatte tante cose da chi mi ha preceduto. Una semina importante che deve dare frutti perchè nel carcere c’è gente che sta cercando di rinascere. Un luogo comune immediato e appagante è dipingere tutto negativo».

Tra le dinamiche positive Roncari ci mette anche la visita quasi a sorpresa del Prefetto Salvatore Pasquariello: «Ha chiesto di partecipare alla celebrazione della Pasqua in carcere. Ha parlato dello sforzo per creare occasioni di lavoro per chi esce da via per Cassano».

Cosa deve fare il garante? «Basta leggere il bando – prosegue Roncari -. Migliorare le condizioni di vita interne e il reinserimento sociale. Questi i due assi su cui mi muoverò. Promuovere diritti umani e umanizzazione della pena con iniziative pubbliche. Significa prendere il positivo della società e metterlo insieme. Garantire i diritti della costituzione e promuoverne l’esercizio. Casa, lavoro, formazione, cultura, assistenza, salute».

Infine gli auguri del presidente della commissione Servizi Sociali Matteo Sabba: «La commissione servizi sociali è a disposizione del nuovo garante. Programmeremo tra qualche mese una prima commissione in cui chiederemo la sua presenzaper fare il punto. Fondamentale aiutare chi vuole cambiare la propria vita».