Un nuovo turismo per le Valli del Verbano: prende il via il Piano di sviluppo integrato
La nuova strategia di Comunità Montana punta ad una rinascita territoriale ed economica e per affrontare la sfida c’è un nuovo brand
Giornata di grande importanza per l’Alto Verbano quella passata ieri, martedì 4 aprile, a Palazzo Verbania, dove è stato presentato il Piano di sviluppo turistico integrato delle Valli del Verbano che ha l’obiettivo di rendere più ricettivo il territorio a nord della provincia di Varese.
Importante la collaborazione tra Comunità Montana Valli del Verbano, Università dell’Insubria, Politecnico di Milano, amministrazioni locali, Trenord ed attori economici del territorio. Un impegno serrato tra l’ente montano e le università che ha portato alla definizione di una strategia e di un brand con l’intento di rilanciare turisticamente ed economicamente il territorio.
Per le università hanno esposto i loro lavori le ricercatrici Chiara Mezzetti (Politecnico di Milano – Dipartimento di Architettura e di Studi Urbani) e Silvia Milone (Università dell’Insubria – Dipartimento Diritto Economia e Culture); un impegno profuso in lunghi mesi di presidio municipio per municipio svolto in totale sinergia con gli uffici competenti di Comunità Montana. Un’unità di intenti che punta alla realizzazione di un piano d’azione condiviso da tutte le amministrazioni ed operatori economici. Per questo rilancio con base scientifica ed accademica è stato lanciato anche un nuovo brand: ‘Le Valli dell’acqua’. Acqua come elemento caratterizzate il territorio, unione geografica e fonte di benessere.
La ricerca ha voluto sviluppare un processo partecipato dal basso coinvolgendo i 32 Comuni facenti parte della Comunità Montana. L’analisi dei dati è avvenuta non solo mediante la consultazione di canali ufficiali, ma si è pensato di avvalersi delle competenze di tutti quegli attori che conoscono e vivono quotidianamente il territorio: enti locali, amministrazioni, enti sovralocali, associazioni di categoria e tante altre realtà sono stati parte integrante del progetto.
Le analisi qualitativa e quantitativa del territorio, l’analisi dei trasporti e dei flussi turistici così come l’analisi delle aree marginali, abbinato a nuovi scenari di possibile fruizione di questi territori post pandemia, hanno delineato poco alla volta un nuovo scenario. In questo contesto, il brand “Le Valli dell’acqua”, diventerà fondamentale per la riconoscibilità del territorio sia all’interno della Comunità Montana Valle del Verbano sia all’esterno. Il tema acqua, nelle sue molteplici declinazioni, diverrà il presupposto di una proposta per nuove strategie territoriali che portino ad una rigenerazione, ad uno sviluppo del territorio e a nuova vitalità.
«Vorrei ringraziare tutti i collaboratori per aver lavorato a questo piano. Specialmente l’assessore Ballardin e i tanti
amministratori locali. Un impegno costante ed energico è arrivato dalla Giunta. Siamo pronti per partire, buon lavoro!» ha aperto Simone Castoldi, Presidente comunità Montana Valli del Verbano.
Della stessa idea anche lo stesso Gianpietro Ballardin, assessore al turismo dell’ente montano, fautore di un lungo e dettagliato intervento che ha proseguito sottolineando l’unione del territorio verso questa sfida e l’importanza dello studio e della ricerca universitaria alla base del progetto: «Dobbiamo pensare ad un nuovo modello, molto più ampio che si inserisca nelle linee guida dettate da Regione Lombardia e che permetta ai Comuni della Comunità Montana di creare delle sinergie volte alla catalizzazione di fondi da impiegare nel rilancio e nella riqualificazione territoriale. Un patrimonio ricchissimo da sfruttare in modo consapevole con un modello progettuale turistico che poggi su basi accademiche, è una sfida che vogliamo affrontare con lo sguardo rivolto al futuro». Un futuro appunto, rappresentato anche dalla presenza in sala degli studenti del corso Turismo dell’ISIS Città di Luino.
Vista la specificità propria di ogni Comune, durante l’incontro è inoltre emerso l’obiettivo fondamentale di creare una rete tra i sistemi di trasporto locale al fine di avviare un processo di riqualificazione che non si limiti a mera attrattività turistica. «Gli edifici dismessi presenti sul territorio possono essere impiegati per la nascita di una nuova economia. Il territorio offre innumerevoli attrattività. Per questo si vuole puntare su un solo elemento capace di mettere in relazione ogni singola attrattività di ogni municipio, dal più grandi ed economicamente sviluppato, come Luino e Laveno, ai borghi montani più piccoli, caratteristici ma per questo vere e proprie perle turistiche. Perle da preservare e se possibile rendere ancora più lucenti» ha continuato Ballardin, seguito dal sindaco di Luino, Enrico Bianchi: «Il grande impegno di Comunità Montana Valli del Verbano, con il coinvolgimento del sapere universitario, può essere un beneficio per tutti. Può diventare il rilancio turistico di Luino e di tutti gli altri Comuni, a patto che si lavori per mettere ‘a terra’ progetti concreti che tengano conto quanto descritto, studiato approfondito in questo studio. Uno stimolo per amministrazioni pubbliche e operatori privati a lavorare insieme per uno sviluppo economico e sociale sostenibile».
Presenti, oltre alle due ricercatrici, anche Paola Biavaschi, professoressa all’Università dell’Insubria
di Varese e Paolo Bossi, professore al Politecnico di Milano – Dipartimento di Architettura e di Studi Urbani.
Durante il pomeriggio sono stati anche esposti i progetti ‘Andar per Valli – Bando Effetto Eco – Fondazione Cariplo – Le attività svolte’, con l’intervento di Matteo Montebelli, responsabile Ricerche, Analisi e Pubblicazioni Centro Studi del Touring Club Italiano, “Bosco Clima. Contrastare l’effetto domino dei cambiamenti climatici” e quello denominato ‘Trasporti e Turismo: il progetto Gite in Treno di Trenord’.
«Il treno è un driver fondamentale per la crescita di un turismo sostenibile di prossimità. Questo è tanto più vero in Lombardia, dove abbiamo un’offerta ferroviaria che per dimensioni e capillarità non ha pari in Italia – ha concluso Leonardo Cesarini, direttore Commerciale di Trenord –. Come Trenord, da alcuni anni proponiamo le “Gite in treno”, itinerari che integrano il viaggio a esperienze e attività, per guidare alla scoperta del territorio in treno. Nel post Covid questa formula funziona di più: nel 2022 in 35mila hanno scelto le “Gite in treno”; 8,8 milioni di viaggiatori hanno preso il treno nel weekend o in estate verso mete turistiche. Sono risultati che vogliamo migliorare continuamente, da un lato grazie a una collaborazione sempre più stretta con partner locali, dall’altro proseguendo il piano di rinnovo della flotta in corso, che sta cambiando il volto del servizio offerto ai viaggiatori. Proprio qui a Luino avete avuto, per primi, un segno tangibile: la Milano-Gallarate-Luino è stata la prima a veder circolare i nuovi treni Donizetti, il 5 luglio 2020. Oggi effettuano il 40% delle corse sulla linea».
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