Aggressioni fasciste contro tifosi napoletani, Progetto Concittadino: “Un fatto gravissimo e razzista”

La consigliera Maria Grazia D'Amico: "Le aggressioni fasciste ai tifosi napoletani che volevano festeggiare lo scudetto sono un fatto gravissimo e razzista"

Tifosi del Napoli aggrediti a Varese, centro città blindato dalle forze dell'ordine

Maria Grazia D’Amico, Consigliera della Lista Progetto Concittadino, ha espresso la sua preoccupazione riguardo alle recenti aggressioni fasciste ai tifosi napoletani avvenute giovedì sera. “Giovedì sera eravamo impegnati in una riunione proprio nel centro della città e, mentre noi parlavamo del Piano di Gestione del Territorio, fuori si scatenavano agguati e violenza – ha riportato D’amico -. Le aggressioni fasciste ai tifosi napoletani che volevano festeggiare lo scudetto sono un fatto gravissimo e razzista, assimilabili all’avvenimento del ‘79, quando i tifosi del Maccabi Tel Aviv vennero accolti a Varese con cori antisemiti e uno striscione che diceva “10,10,100 Mauthausen”.

D’Amico sottolinea che lo sport viene utilizzato come pretesto da queste frange neo-fasciste, che mirano a controllare il territorio e imporre la loro presenza attraverso la violenza. Tali gruppi rappresentano una minoranza esigua e usano la violenza per ottenere un consenso che non hanno.

La consigliera afferma che Varese non vuole vivere lo spazio pubblico in questo modo e chiede maggiore vigilanza su situazioni simili, anziché retorica inutile sull’insicurezza. D’Amico evidenzia che, nonostante le forze dell’ordine fossero presenti sul luogo dell’aggressione e si fossero diffusi volantini deliranti sul “divieto di festeggiamenti”, i neo-fascisti sono riusciti ad aggredire un padre di fronte ai propri figli terrorizzati.

Infine, D’Amico attribuisce le vere responsabilità anche ad altri, spiega: “Le vere responsabilità vanno però fatte risalire a chi alimenta un clima razzista e xenofobo che rende possibile che i gruppi neo-fascisti rialzino la testa. Anche un linguaggio violento contro migranti, diversi e minoranze favorisce le azioni di chi usa la violenza come modello culturale e di affermazione”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Maggio 2023
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