Al Giro si muovono i big: tappa ad Almeida, maglia a Thomas, Roglic in ritardo
Il portoghese attacca sul Monte Bondone e vince arrivando con il britannico; lo sloveno fa lavorare la Jumbo ma perde 25" dai primi. Bais (Eolo) cede la maglia della montagna a Healy
È il Monte Bondone il primo arrivo a sparigliare le carte al Giro d’Italia 2023. Non in modo clamoroso né definitivo, ma sulla montagna che vide vincere i nostri Miro Panizza e Ivan Basso i big iniziano davvero a darsi battaglia e all’arrivo si contano per la prima volta (cronometro escluse) si contano i vincitori e i vinti. (foto: Giro d’Italia)
I vincitori sono due: il portoghese Joao Almeida che accende le polveri e vince la tappa e il britannico Geraint Thomas che torna a vestire la maglia rosa ceduta sabato a Cassano Magnago. Lo sconfitto è il primo favorito, Primoz Roglic, che tutti davano come possibile padrone della tappa odierna e che invece sul traguardo paga 25″. Danni limitati per lo sloveno, ma il Bondone ha evidenziato una gestione imperfetta da parte della Jumbo-Visma e del suo capitano.
Roglic infatti ha messo a lavorare i compagni fin da lontano, per tenere a tiro l’ampia fuga di giornata e per scremare il gruppo dei migliori. Un lavoro che ha sfiancato Affini e Oomen ma che non è stato messo a frutto dal capitano sulla salita finale, anzi: lo sloveno deve ringraziare Kuss che lo ha scortato fino all’ultimo chilometro mentre in testa Almeida e Thomas lo stavano attaccando.
A promuovere l’azione decisiva è stato il portoghese della UAE, maglia bianca della corsa: dopo che il gruppo dei migliori aveva annullato la fuga e aveva registrato le difficoltà (previste) della maglia rosa Armirail e quelle (impreviste) di Damiano Caruso e Hugh Carthy, Almeida si è accorto che Roglic non era poi così granitico nella sua pedalata. Joao è partito da solo a 5 dal traguardo ma dopo qualche centinaio di metri è stato raggiunto da Thomas, con lo sloveno rimasto insieme a Kuss e a un buon Dunbar. Il tandem di testa ha trovato un accordo che andava bene a entrambi e nella volata per la tappa il lusitano ha compiuto le mosse giuste per centrare il successo.
Grazie anche al gioco degli abbuoni Thomas è ora in testa al Giro con 18″ su Almeida mentre Roglic è terzo a 29″. Caruso tutto sommato si è difeso (viste le premesse) ed è passato dal sesto al quarto posto seppure distanziato di 2’50”; dietro di lui Dunbar, Kämna, Armirail e Leknessund. Cambia anche la classifica della montagna e stavolta non è una buona notizia per la Eolo-Kometa: Davide Bais (maglia azzurra sino a oggi) non è riuscito a prendere la fuga ed è stato scavalcato dall’irlandese Ben Healy che ha fatto il pieno di punti e che ora comanda tra gli scalatori.
Mercoledì l’unica tappa “leggera” della settimana: si parte da Pergine Valsugana e si scende dolcemente verso Caorle senza salite nel mezzo dei quasi 200 chilometri previsti. La classica quiete che dovrebbe arrivare prima della tempesta annunciata tra Val di Zoldo (giovedì), Tre Cime di Lavaredo (venerdì) e Monte Lussari (sabato).
GIRO D’ITALIA SU VARESENEWS – In collaborazione con Eprom Solutions, Finazzi Serramenti, Ottica Nicora
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