Alfredo Ambrosetti: “Per una nuova visione del futuro del Paese bisogna cominciare dalla scuola dell’Obbligo”
Pubblichiamo, nella sua integrità, il contributo di Alfredo Ambrosetti a margine del dibattito dell'associazione per il progresso del Paese, da lui fondata, sull'importanza dell'educazione fin dalla scuola dell'obbligo
Pubblichiamo, nella sua integrità, il contributo di Alfredo Ambrosetti – Varesino, fondatore del Forum di Cernobbio e ora della associazione Per il Progresso del Paese, che unisce molti prestigiosi nomi della scienza, dell’economia e dell’imprenditoria – a margine del dibattito dell’associazione sull’importanza dell’educazione fin dalla scuola dell’obbligo
Nell’ambito dell’Associazione Per il Progresso del Paese da me fondata, l’obiettivo principale fin dalla nascita è sempre stato quello di assicurare al Paese una Visione del Futuro degna di tal nome.
Per Visione del Futuro intendiamo ciò che il famoso filosofo Seneca aveva già individuato sin dai tempi antichi: “Non esiste vento a favore per chi non conosce il porto.” Infatti, come fa un’imbarcazione a sapere se il vento è a favore o no se non conosce il porto dove deve andare ad attraccare? Ebbene la Visione del Futuro ha proprio lo scopo di assicurare al nostro Paese per la prima volta nella sua storia la direzione di dove andare per raggiungere quell’obiettivo di futuro che il Paese vuole conseguire entro quando e con quali modalità.
Per questo sono stati individuati 26 temi rilevanti, nessuno dei quali può essere dimenticato per la sua importanza,
nello sforzo di definizione di dove un paese vuole andare.
Uno dei temi rilevanti è naturalmente la scuola. Ho fatto per lungo tempo lunghe riflessioni individuando molte lacune esistenti nei programmi di insegnamento sin dagli anni della Scuola dell’Obbligo. Ecco i risultati delle mie riflessioni.
Educazione Civica comprensiva anche dei principi fondamentali dell’Educazione di base.
Oggi i mass media e tutti noi lamentiamo l’esistenza e l’incremento delle Baby Gang, chiamate Baby perché formate spesso da minorenni. Altri aspetti patologici che sono la prova della carenza di educazione, derivano dalla mancanza di rispetto, a differenza del comportamento tipico di alcuni anni fa, degli Studenti verso gli Insegnanti.
Il rispetto degli altri è il Valore meno rinunciabile per quanto riguarda i comportamenti sociali. Non si può da una parte lamentare i problemi, e dall’altra non tradurli in uno sforzo per risolverli, insegnando l’Educazione, a cominciare dalla Scuola dell’Obbligo.
Educazione alimentare
La salute di una persona e il buon funzionamento del suo metabolismo sono basati su un corretto ammontare di proteine, carboidrati etc. Ognuno di noi è “quello che mangia”. Come è noto si mangiano proteine, carboidrati, zuccheri, e sono tutte sostanze necessarie, nessuna esclusa. Il vero tema non è se occorrano tutte, ma che occorrono in modo alternato e in modo dosato.
Ad esempio, se mangio molti carboidrati e molti zuccheri e la mia dieta è basata su questi alimenti ingrasso, in molti casi finisco per avere guai di salute (ad esempio qualche volta si genera la celiachia); se mangio esclusivamente proteine, ho cura dei soli muscoli.
Potrei procedere all’infinito perché la vera sfida per una persona non è solo il dosaggio di tutti gli elementi ma anche l’avere questo insegnamento sin dagli anni della Scuola dell’Obbligo.
Nell’Associazione Per il Progresso del Paese che “ho fondato”, il mitico Professor Silvio Garattini non perde occasione di riferirci che nell’attuale società, certamente americana, ma anche italiana, il numero degli obesi è in crescita molto forte.
Cosa dobbiamo aspettare che le persone cadano nella trappola dell’obesità già in giovane età, senza aver assicurato loro le conoscenze di base per una corretta alimentazione?
Prevenire è fondamentale per non subire
Sempre il mitico Professor Silvio Garattini sta spendendo buona parte della sua vita e delle sue energie per dire che una percentuale molto elevata delle malattie che portano alla morte (tumori, alcolismo, etc) sono la conseguenza di un cattivo “stile di vita”. Con questa affermazione così importante Silvio Garattini non esita a fare degli esempi che tutti possono capire:
Se uno non fuma, la percentuale di coloro che finiscono per essere affetti da tumori, a cominciare dai tumori ai polmoni, si riduce drasticamente.
Con un’alimentazione corretta, si riduce il numero degli obesi.
Non facendo uso di alcool, come invece purtroppo avviene oggi a cominciare da età giovanissima, si riduce il rischio dell’alcolismo, una delle cause delle malattie, non seconda a nessuno per diffusione.
Ma come fa un ragazzo a prevenire se non gli viene insegnato, sin dalla giovane età, quanto sopracitato! Perché dobbiamo aspettare che un ragazzo cada nella trappola dell’alcool, etc.?
Il dramma della diffusione delle Droghe.
In una società come quella attuale dove predomina l’assistenzialismo non strettamente necessario anziché la meritocrazia, nella quale i giovani vogliono avere soldi in tasca senza far fatica e senza la scuola che abbia insegnato loro quanto precede, purtroppo è nato un nuovo flagello che miete vittime in numero crescente ogni mese, soprattutto giovani: la diffusione delle Droghe. Voglio
menzionare un altro luminare dell’Associazione Per il Progresso del Paese, il Professore Giulio Maira, il più grande neurochirurgo del nostro Paese e non solo, autore di molti più di ottomila interventi al cervello. Il Professor Maira è caratterizzato anche da una straordinaria passione civile e dedica non poco tempo a dimostrare con diapositive efficaci gli effetti della droga sul cervello. Uno dei primi aspetti che insegna è che non esistono le cosiddette droghe leggere che molti membri del Parlamento, per loro ignoranza o per loro caratteristiche personali, vogliono legalizzare, a cominciare dalla Cannabis.
Come è noto, le droghe sono caratterizzate dalla crescente dipendenza e spesso il primo passo falso è proprio l’uso della Cannabis. Dopo un certo periodo di utilizzo delle droghe, la dipendenza rende necessaria l’uso di un tipo di droghe più efficaci e
quindi più dannose. Questo processo drammatico si estende anche a maggior ragione per l’assurdo garantismo che caratterizza la…..”Giustizia” nel nostro Paese dove, individuato uno spacciatore, poco tempo dopo viene liberato e torna a essere uno
spacciatore. Anche questo è un tema che non può essere rinviato “sine die” perché i giovani vanno preparati il più presto possibile a essere consapevoli di cosa significhi. Oggi purtroppo non c’è nulla al riguardo che negli anni della Scuola dell’Obbligo
renda “avvertiti” i giovani di questo dramma della nostra epoca.
Mi scuso se faccio un ricordo personale dell’epoca della mia giovane età. In quell’epoca il pericolo maggiore per i ragazzi era di contrarre la “sifilide” e ricordo ancora con la precisione di una fotografia davanti ai miei occhi una mostra straordinaria fatta
da una serie di sculture di legno che mostravano il dramma crescente degli effetti delle sifilide sul corpo umano che man mano si distruggeva. Una mostra così ben fatta e cosi efficace che non solo mi ha aiutato a prevenire la sifilide in quell’epoca, ma
ancora adesso l’impatto psicologico ed educativo rimane dentro di me, senza alcuna riduzione della sua efficacia. Perché all’epoca in cui ero giovane venne fatto quanto sopra, mentre adesso vengono fatte solo raccomandazioni verbali fine a sé stesse.
L’inadeguatezza dei limiti all’uso della droga, diventata man mano così profonda e drammatica, che nelle città più importanti, anzi in tutte le città del Paese ci sono interi settori in cui anche le forze dell’ordine non possono entrare, perché gli spacciatori non solo sono così tanti, ma sono dotati di armi, coltelli etc. Quante volte penso che di Professor Giulio Maira ce ne vorrebbero tanti nel nostro Paese! Grazie al Professor Maira per le sue straordinarie diapositive e chi ha ideato, quando ero piccolo, una mostra con quelle sculture fatte in modo così straordinario da avere un impatto così efficace, oggi come ricordo, ed allora sul mio comportamento, e
quindi sulla mia prevenzione. L’esperienza della vita mi ha insegnato che: se vedo, memorizzo; se mi limito ad ascoltare, dimentico.
Diritti e doveri
Basta riflettere brevemente per capire che c’è un “comune denominatore” su tutti gli aspetti che provocano la disgregazione attuale dei Valori che caratterizzavano “le colonne della Società” del passato.
Un inconveniente di estrema gravità di questa società è la pretesa, soprattutto nelle persone dei giovani, di avere tanti “Diritti”, dimenticando i “Doveri”. Non è stato facile trovare una definizione di Doveri degna di tal nome. Non è stato così facile fino a dover risalire all’epoca di Giuseppe Mazzini, per trovare un’adeguata serie di Doveri che riguardano tutt’ora ciascuno di noi.Con questo non intendiamo affermare che siamo mazziniani o non mazziniani. Essere mazziniani significa sposare una precisa linea politica e sociale,
questo esula dai nostri intenti.
I doveri secondo Giuseppe Mazzini sono i seguenti:
Doveri verso l’umanità:
Sono quelli che scaturiscono dall’essere persone umane. Altrimenti l’uomo scadrebbe al rango degli animali. Si tratta di comportarsi in modo ragionevole e socievole, mostrando capacità di progresso sistematico e sapendo beneficiare anche delle idee e del progresso di altri. Quanto più si è capaci di socializzare, tanto più si ottimizza la propria realtà.
Doveri verso il Paese:
L’individuo singolo è debole e l’umanità è troppo vasta. Per questo il Paese deve rappresentare un mezzo insostituibile per moltiplicare le forze e la potenza delle azioni individuali. Senza Patria una persona non ha né voto, né diritti. Sarebbe….un figlio
di nessuno, un soldato senza bandiera. Di qui, confermata, la grande importanza dell’identità nazionale.
Doveri verso la famiglia:
Mazzini definisce la famiglia la “Patria del Cuore”. Gli affetti evolvono lenti, inavvertiti, ma tenaci e durevoli. Chi non ha avuto e non ha il privilegio di vivere la vita serena della famiglia ha uno stato d’animo di disagio e sente un vuoto nel cuore. Occorre difendere la famiglia da ogni assalto caratterizzato da filosofie false e pericolose.
Doveri verso sé stessi:
Ogni persona umana è libera e quindi responsabile. Da questa libertà morale deriva il diritto alla libertà politica, il diritto a conquistarla se mancasse e a difenderla, il dovere altrui di non menomarla. Ognuno di noi è educabile. Esiste in ciascuno una serie di facoltà, di capacità intellettuali, di tendenze morali alle quali solo l’Educazione può dare forma e vita. Se ogni individuo è educabile,
ognuno ha il dovere di educarsi per realizzare il suo potenziale e ha il diritto che la società alla quale appartiene aiuti, e non ostacoli, il processo educativo.
Poi ci sono altre carenze il cui insegnamento dovrebbe essere obbligatorio fin dall’ultimo anno della Scuola dell’Obbligo o pochi anni più avanti ma di queste materie scriverò in un altro documento.
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