Amicizia, pastelli e fantasia: con l’aiuto di tutti un racconto diventa un libro a Marchirolo

La pubblicazione di "Save Humanity", scritto da Giovanni Maio e illustrato dai suoi compagni di classe, è il risultato di un progetto dedicato all'inclusività. Un percorso fatto di condivisione, valori e creatività

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C’è una filastrocca di Gianni Rodari che i ragazzi della prima media di Marchirolo hanno imparato per bene. Si chiama “Bambini imparate a fare le cose difficili” ed è il testo che accompagna la pubblicazione del libro “Save Humanity” scritto dallo studente Giovanni Maio e illustrato dai suoi compagni di classe. Un progetto che ha l’inclusività come obiettivo finale e che i ragazzi hanno vissuto con spontaneità ed entusiasmo dando libero sfogo a ciò che il celebre scrittore amava più di ogni cosa, la fantasia.

L’iniziativa è nata durante l’anno scolastico su stimolo delle insegnanti che hanno accompagnato gli studenti nella realizzazione di un libricino che è stato stampato ma può essere consultato anche in digitale. Il desiderio di di Alessia Nidoli, docente di Italiano e coordinatrice di classe Paola Maria D’Angelo, insegnante di sostegno, è quello di condividere, diffondere, promuovere nella scuola “buone pratiche”, percorsi didattici che prevedono la collaborazione di figure diverse e ancora l’interdisciplinarietà, la flessibilità e la creatività progettuale. Nasce con questo spirito “Missione Save Humanity”, una storia fantastica che però ci parla di una Terra malata prossima all’esaurimento delle sue risorse a causa dell’attività antropica.

«Il libro nasce da un racconto a sfondo ecologista di un alunno di prima media della classe I A illustrato poi dai compagni di classe – spiegano le docenti -. Il progetto è nato nell’ambito della sperimentazione di una nuova metodologia didattica nata negli Stati Uniti intorno agli anni ’70, il Writing and Reading Workshop, in pratica un laboratorio di lettura e scrittura. In questo contesto la classe diventa una sorta di “bottega” in cui gli alunni, guidati dall’insegnante, diventano protagonisti del processo di apprendimento».

Il libro, concepito come un e-Book, è stato poi anche stampato grazie ai fondi messi a disposizione dalla scuola e dai genitori dell’alunno. «Riguardo al prodotto realizzato come libro multimediale, l’intenzione è stata quella di realizzare un dispositivo che potesse essere utilizzato come esempio di percorso inclusivo in un ambiente di apprendimento multiculturale e ampiamente diversificato. Realizzare un progetto inclusivo significa, come afferma Dario Ianes, docente di Pedagogia speciale e didattica speciale della Libera Università di Bolzano, sviluppare una didattica che accoglie ogni diversità secondo la logica dell’universalità e dell’equità. Significa adottare valori inclusivi come il rispetto della diversità, l’uguaglianza, i diritti dei giovani, la partecipazione, la comunità, la fiducia, l’empatia, la speranza e l’ottimismo».

 

Maria Carla Cebrelli
mariacarla.cebrelli@varesenews.it

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Pubblicato il 22 Maggio 2023
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