Varese
Benefattore e governatore, a Villa Toeplitz si parla di Plinio il Giovane
Mercoledì 17 maggio un nuovo incontro della rassegna “Local e glocal history. Territori, relazioni, connessioni” a cura del Centro per le Storie Locali dell’Università
dell’Insubria
Un nuovo appuntamento a Villa Toeplitz a Varese con gli incontri del ciclo “Local e glocal history. Territori, relazioni, connessioni” a cura del Centro per le Storie Locali dell’Università dell’Insubria. Mercoledì 17 maggio alle 16 Paolo Lepore racconta la figura di Plinio il Giovane attraverso le sue lettere. Un’occasione per conoscere questa figura storica nella sua duplice veste di governatore e benefattore.
Plinio il Giovane e la pratica delle munificenze
L’impero romano è stato definito anche “impero delle evergesie”, vale a dire delle munificenze con le quali Augusti, magistrati, notabili ma anche semplici cittadini, senza averne l’obbligo, realizzavano opere pubbliche o elargivano denaro o altre forme di sostentamento e di svago. Si tratta di un fenomeno ancora oggi ben presente e diffuso (basti pensare a come il restauro del Colosseo si debba a un privato); un fenomeno che, al pari di quanto avveniva nell’antica Roma, nel fungere da strumento di promozione dell’immagine personale dell’evergete, evidenzia il legame intercorrente tra costui e la comunità beneficiata.
L’epistolario pliniano costituisce un “invito” a uscire dal “generale” e a calarsi nella concretezza rappresentata dalle rilevanti munificenze che videro come protagonista Plinio il Giovane o, direttamente, nella veste di benefattore di Novum Comum o in quella di governatore della provincia di Bitinia e Ponto, chiamato ad assumere delicate decisioni e misure attuative rispetto a complesse opere evergetiche.
L’incontro su Edvige Toeplitz
L’evento precedente di “Local e glocal history. Territori, relazioni, connessioni” era invece dedicato alla viaggiatrice ed esploratrice Edvige Toeplitz, varesina d’adozione, in cui Sara Fontana ha ripercorso, attraverso suggestive fotografie, gli itinerari battuti nel corso di numerose visite in Asia, negli anni Venti del Novecento. L’incontro si è concluso con la partecipazione “a sorpresa” di una discendente di Giuseppe Toeplitz, che ha condiviso con il pubblico alcuni ricordi personali della “zia Edvige”.