Case e ospedali di comunità: “Riscontri buoni su accessi e infermieri di famiglia ma sui medici di famiglia si deve ancora lavorare”
L'audizione in commissione sanità dell'Assessore Bertolaso è commentata favorevolmente dalla Presidente Baffi ma è criticata dal 5 Stelle Di Marco
«Sono buoni i riscontri sulla presenza dei Punti Unici d’Accesso e degli infermieri nelle Case di Comunità, mentre dobbiamo lavorare ancora sugli attivi di Medici di Medicina Generale. La priorità è verificare quanti siano i presidi sul territorio e soprattutto capire come siano strutturati e cosa offrano al cittadino» lo ha sottolineato il Presidente della Commissione Sanità Patrizia Baffi (Fratelli d’Italia) a margine della seduta di questo pomeriggio dedicata all’attuazione della legge regionale 22/2021 di riforma della sanità che ha visto l’intervento dell’Assessore al Welfare Guido Bertolaso che ha fatto sul punto sulla realizzazione delle Case e degli Ospedali di Comunità e delle Centrali Operative Territoriali.
«Sullo stato di attuazione della LR 22/2021, per me priorità assoluta, anche oggi abbiamo lavorato in Commissione Sanità con un metodo di lavoro improntato all’approfondimento e all’analisi nel merito dei dati e del contesto, che sarà sempre l’approccio di questa Commissione –ha aggiunto la Presidente Baffi-. Case di comunità, ospedali di comunità e centrali operative territoriali: l’Assessore al Welfare ha relazionato puntualmente, come aveva fatto recentemente sul tema delle liste d’attesa, rispetto al metodo di lavoro e al percorso di monitoraggio dell’attuazione della LR 22/2021 con riferimento agli obiettivi previsti dalla Missione 6 del PNRR. Il gruppo di lavoro costituito dall’Assessorato riprenderà a fine maggio le visite nelle case di comunità per valorizzare gli esempi di quei territori che hanno lavorato bene, affinché possano essere da traino per i contesti in cui si riscontrano maggiori difficoltà».
Le Case di Comunità attivate in Lombardia nel 2022 sono 105, mentre gli Ospedali di Comunità sono 28. Rispetto al totale proposto (216 Case di Comunità e 71 Ospedali di Comunità) è stato completato il 52% del target (il 56% per le Case di Comunità e il 38% per gli Ospedali di Comunità). Obiettivo, quindi, raggiunto in quanto il 40% delle Case e degli Ospedali di Comunità, previsti dal PNRR, doveva essere realizzato entro il 2022. Il 60%, invece, dovrà essere completato entro il 2024 (il 30% entro fine 2023 e il 30% entro il 2024).
Nell’80% delle Case di Comunità sono presenti poliambulatori. Poi Consultori (45%), Unità Operative di Neuro Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (15%), SERT/NOA (13%), Dialisi (11%), Centri Psico Sociali (10%), Ambulatori psichiatria (8%), Centri diurni (7%), Presidi Ospedalieri Territoriali (6%). Tra gli ulteriori servizi erogati il principale è la diagnostica per immagini e la terapia fisica e di riabilitazione presenti in un terzo della Case di Comunità (27%). Seguono i punti prelievi (11%), il servizio vaccinale (5%) e l’assistenza domiciliare integrata (5%).
Un focus è stato dedicato ai finanziamenti previsti dal PNRR. Sulla realizzazione delle Case di Comunità, degli Ospedali di Comunità e delle Centrali Operative Territoriali sono stati investiti 670 milioni di euro. Di questi 460 milioni sono a carico del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, mentre poco più di 207 milioni sono finanziati da Regione Lombardia.
L’investimento per l’acquisto e il rinnovo del parco tecnologico e digitale degli Ospedali e per migliorare la sostenibilità delle strutture è di 785 milioni di euro: 714 milioni a carico del PNRR e 43 milioni dal bilancio regionale.
La presentazione dell’assessore Bertolaso non ha soddisfatto Nicola Di Marco, capogruppo M5S Lombardia: «Anche oggi l’assessore Bertolaso ha sciorinato slide e aggiornamenti molto vaghi sulla sanità territoriale. Solo puro maquillage.Non è stato possibile sapere, ad esempio, la differenza tra case di comunità inaugurate e case di comunità realmente attive e quindi pienamente realizzate. Ad oggi sappiamo di numerose case di comunità inaugurate, soprattutto in periodo pre elettorale, in strutture già presenti dove, però, erano già attivi dei servizi. Il Movimento 5 Stelle vuole sapere se nelle 105 case di comunità sono, invece, stati implementati al 100% i servizi che erano previsti dalla programmazione di Regione Lombardia. Le domande e i dubbi sono molti, come ad esempio quante COT, quante guardie mediche, quanta diagnostica, quanti medici di base, quanti servizi e quali orari di apertura sono garantiti all’interno delle 105 case di comunità inaugurate in pompa magna. Domande semplici a cui sembra non si possa avere risposta. Lo scorso 18 aprile il mio gruppo ha fatto un accesso agli atti per avere questo tipo di informazione, siamo al 18 maggio e nonostante un nuovo sollecito, non abbiamo avuto riscontro. Quello che abbiamo oggi non corrisponde all’idea che aveva Regione Lombardia di casa di comunità ed è chiaro che qualcosa non ha funzionato nel corso di questi mesi. Il M5S non è assolutamente soddisfatto dalla relazione di Bertolaso, che ha evitato di rispondere alle domande scomode per non ammettere l’operazione di maquillage elettorale».
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