Chiuse le indagini sull’omicidio della pensionata Carmela Fabozzi a Malnate
Sergio Domenichini andrà in udienza preliminare fissata a fine mese con l’accusa di aver ucciso volontariamente la donna. Le indagini dei Ris e le tracce sul vaso. L'uomo non ha mai reso dichiarazioni
L’avviso di chiusura indagini (e la conseguente richiesta di rinvio a giudizio) rientrano negli atti che permettono di tirare una riga al pubblico ministero su quanto avviene nella fase preliminare di un processo, momento atteso per i fatti più gravi come l’omicidio volontario di una tranquilla pensionata che mise in agitazione la comunità di un’intera città – Malnate – e con un colpo di scena estivo quando tanti varesini, e lo stesso indagato, erano in vacanza.
I sospetti su Sergio Domenichini, volontario tuttofare con qualche guaio con la giustizia, diventarono certezze per l’accusa che ne chiese l’arresto e il contestuale passaggio ai raggi X dell’appartamento nel centro storico della cittadina da cui, dopo accurate analisi dei Ris, emersero tracce di impronte digitali, oltre al sangue della vittima, su di una fioriera impiegata probabilmente come arma del delitto. Domenichini venne arrestato in un albergo della Riviera circa un mese dopo l’omicidio, e mai vennero ritrovati i cellulari spariti dalla casa della donna che viveva da sola, ma che sovente ospitava il figlio, che le faceva visita.
Fu proprio il figlio della vittima, nel tardo pomeriggio del 22 luglio a dare l’allarme chiamando i carabinieri che interrogarono subito tutti i condomini per cercare indizi, che poco alla volta arrivarono: assonanze investigative con la visita di una persona matura, un uomo, che era stato incrociato da qualcuno che abitava nella corte.
Poi l’identikit, i Ris e il cerchio che si è chiuso attorno al 66enne ex guardia giurata di Malnate, con un passato di pendenze per furti, reati contro il patrimonio e truffe, anche ad anziani (con processi in corso anche a Varese, dove di recente si è celebrata un’udienza con al centro proprio un anziano che dopo aver bevuto da un bicchiere nella sua casa in compagnia col Domenichini svenne e si ritrovò in pronto soccorso al Circolo: l’uomo è accusato per questo di rapina aggravata).
Ora che succederà? Passati i termini per la presentazione di memorie, richieste di interrogatorio e presentazione di risultanze di eventuali indagini investigative spetterà al pubblico ministero richiedere il rinvio a giudizio. La legale dell’imputato Francesca Cerri preferisce non anticipare eventuali strategie difensive, e sarà suo compito smontare la tesi accusatoria; quindi si ipotizza un procedimento ordinario in corte d’Assise a Varese, dove nel dibattimento si conosceranno i dettagli di una storia che vede al centro un accusato che non si è mai dichiarato colpevole. L’udienza preliminare a fine mese a Varese.
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