Ciak si gira al palasport di Masnago: via al documentario su Dino Meneghin

Tra mercoledì 24 e venerdì 26 cineprese in azione al "Lino Oldrini" per il docu-film dedicato al più grande giocatore del basket italiano. Regia di Samuele Rossi

Dino Meneghin, settant\'anni di una leggenda

Tra pochi giorni, tra il 24 e il 26 maggio, il palasport di Masnago diventerà un set cinematografico grazie a un progetto che ha al centro uno dei giocatori più straordinari e famosi che hanno calcato il parquet di Varese, Dino Meneghin. Al leggendario pivot, che oggi ha 73 anni, sarà infatti dedicato un documentario che ne racconterà la storia e la straordinaria parabola sportiva.

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“SuperDino” sarà presente di persona alla riprese che – spiega la produzione – coinvolgeranno anche il figlio Andrea e una serie di compagni e allenatori che lo hanno affiancato durante i quasi trent’anni trascorsi ai massimi livelli del basket italiano e mondiale. Tra essi anche Sandro Gamba, allenatore di Ignis e MobilGirgi in occasione di due vittorie di Coppa Campioni (cui di recente è stato dedicato un film), ma anche Dan Peterson, coach dell’Olimpia con cui Meneghin ha trascorso la seconda parte della propria parabola vincente.

«Per me questo documentario è una grande gratificazione – ha detto Dino Meneghin in una nota diffusa dalla produzione – Il mio auspicio, come è sempre stato per tutta la mia vita, è che questo film possa servire per portare più attenzione possibile su quello che è e rimane nel mondo uno degli sport più coinvolgenti, emozionanti e seguiti. Spero possa soprattutto essere da esempio e stimolare i più giovani ad avvicinarsi al basket: non conosco modo migliore per crescere ed imparare a vivere».

La pellicola sarà prodotta da Solaria Film ed Echivisivi in collaborazione con RAI Documentari. Lo stesso Meneghin offrirà l’emozionato racconto della sua vita sportiva, nata proprio a Varese e poi consacrata con i sette scudetti e le cinque coppe dei Campioni vinte con la Ignis-Girgi. Trasferitosi a Milano alla fine dell’era Borghi, il pivot visse una seconda giovinezza vincendo altri cinque titoli italiani e due europei, l’ultimo dei quali – con la Tracer a 37 anni – sarà il culmine del documentario.

La regia è affidata a Samuele Rossi che ha collaborato in sede di scrittura con Lorenzo Bagnatori. «Il film documentario su Dino – commenta Rossi – è l’opportunità di unire le mie due grandi passioni: cinema e basket. Farlo attraverso una delle sue figure più mitiche è stato consequenziale. Nessuno ha mai raccontato le straordinarie gesta di Meneghin e finalmente riempiamo quel vuoto. Siamo ben felici che la Rai abbia accolto questa sfida che arà un inno allo sport e ai suoi valori. L’intenzione è competere con le più grandi produzioni sportive internazionali dove narrazioni innovative hanno saputo coinvolgere milioni di spettatori intrecciando epica ed emozione, passione sportiva e valori universali».

Il produttore, Emanuele Nespeca, aggiunge: «Vogliamo continuare a raccontare lo sport così come abbiamo fatto con la precedente produzione sui fratelli Abbagnale. È una direzione che stiamo costruendo con convinzione visto quanto lo sport e solo lo sport può far riscoprire alcuni valori fondamentali della vita come il sacrificio e la forza di volontà».

Dino Meneghin, nato ad Alano di Piave nel 1950, esordì in Serie A con la Ignis Varese sotto la guida del suo scopritore, Nico Messina. Alto 2,04, potente, tecnico ed estremamente combattivo, iniziò la carriera al massimo livello nel 1966 e tre anni dopo centrò il primo scudetto da cui prese vita la “Valanga Gialla”. Meneghin fu il pivot della squadra più forte d’Europa per tutti gli anni Settanta, quella che disputò undici finali continentali consecutive (dieci di Coppa dei Campioni, ne vinse cinque più quella di Coppa Coppe 1980). In tutto il campione vanta 12 scudetti, cinque coppe Campioni, 6 Coppe Italia e svariati altri trofei. Oltre a Milano ha giocato anche con la maglia di Trieste e con quest’ultima squadra ha affrontato da avversario il figlio Andrea in Serie A. Con la Nazionale ha conquistato l’oro agli Europei di Nantes nel 1983, l’argento alle Olimpiadi di Mosca 1980, ha disputato 272 partite in azzurro ed è quindi diventato a lungo team manager dell’Italbasket. Per un periodo ha anche ricoperto la carica di presidente della FIP.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 19 Maggio 2023
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