Coesione e visione, ecco il progetto della nuova giunta di Azzate di Raffaele Simone
Martedì sera in una sala affollata si è insediato il nuovo consiglio comunale. Il sindaco Simone ha prestato giuramento e ha assegnato gli incarichi. Primo confronto tra maggioranza e opposizione
Il consiglio comunale di Azzate ha preso servizio in una sala più affollata di quanto non si sia visto da molto tempo. Al chiuso, a palazzo Benizzi Castellani e non al Belvedere com’era stato preventivato, a causa del maltempo che s’è abbattuto in serata sulla provincia.
Il sindaco Raffaele Simone, emozionato, ha prestato giuramento e ha assegnato gli incarichi. Gianmario Bernasconi, ex sindaco, è invece ora capogruppo del gruppo di minoranza Progetto Comune, coadiuvato da Simona Barbarito, Paola Bertaglia e Emanuele Rampi.
Simone ha dichiarato: “Vogliamo ringraziare coloro che ci hanno dato la loro fiducia, assicurando loro che non rimarranno delusi. Invitiamo coloro che non sono stati eletti a proseguire nel loro impegno civile e sociale. A tutti i cittadini che non ci conoscono, voglio dire: non abbiate paura. Per noi, il dialogo e le relazioni rappresentano un principio fondamentale. Per questo motivo, chiediamo la collaborazione delle minoranze, invitandole a condividere le scelte, anche in maniera critica. Questo è un periodo di grande cambiamento: il Pnrr rappresenta un’opportunità che non dobbiamo lasciarci sfuggire. Ma c’è un altro importante compito da svolgere, quello della coesione sociale. Per questo motivo, chiedo alla minoranza di concentrarsi su ciò che ci unisce e di mettere da parte ciò che ci divide. Lavoriamo tutti per il bene comune.”
La parola è poi passata al vicesindaco Tamborini: “Stiamo pianificando un evento a supporto dell’Emilia Romagna. Ma tornando ad Azzate, voglio sottolineare che il nostro ruolo è di ascoltarvi. Il nostro obiettivo è di rendere Azzate un luogo un po’ più bello e coeso. Voglio ringraziare subito le associazioni che lavorano per non lasciare indietro nessuno. Ringrazio anche coloro che ci danno suggerimenti su come avvicinarci ai giovani. Senza coesione, non può esistere una visione.”
GLI INCARICHI
Il sindaco Raffaele Simone si occuperà del coordinamento generale, della sicurezza, della gestione associata della Polizia locale, della Protezione civile, dell’urbanistica, della viabilità, della gestione del personale e della Coinger.
Il vicesindaco Giacomo Tamborini avrà la responsabilità della Cultura, della biblioteca, delle politiche giovanili, dei rapporti con la Comunità pastorale, della coesione sociale e delle associazioni.
Gli assessori sono Antonio Triveri, responsabile dei lavori pubblici, del commercio e delle attività produttive, del marketing territoriale e della promozione turistica, e dell’area camping. Norma Croci si occuperà dei servizi sociali, del Piano di zona, della famiglia, delle pari opportunità, della Terza età e dei rapporti con il Centro socio-ricreativo. Infine,
Saverio Cuda gestirà la Scuola dell’Infanzia, la Scuola primaria, la gestione associata della Scuola secondaria di primo grado, la manutenzione degli edifici scolastici e i diritti degli animali.
I consiglieri di maggioranza includono Davide Banfi, che si occuperà del bilancio, della programmazione economica e del patrimonio, Marco Leoni, responsabile degli eventi, dello sport, della palestra comunale e dell’Ecomuseo delle Piane viscontee, e Nicola Bregonzio, che gestirà l’edilizia privata, il Pgt e l’AQST del Lago. Marco Perin, capogruppo di Azzate a Colori, si occuperà del PNRR e dei bandi, dell’innovazione tecnologica, dell’ambiente e della transizione ecologica, dei Comuni rivieraschi e della comunicazione e dei profili social.
La parola è passata poi agli assessori che si sono presentati e hanno illustrato i progetti di cui si occuperanno. Di apertura al dialogo ha parlato anche l’assessore Triveri: “Il commercio è la spina dorsale di questo paese – ha detto -. Molti problemi già li conosco e farò di tutto con gli uffici comunali perché si possa sostenere questo comparto. Per quanto riguarda il bilancio invece cercheremo fondi e bandi per aprire nuovi cantieri e porteremo avanti quelli già aperti dalla precedente amministrazione.
Vogliamo essere la lista del fare e ci siamo presentati così: anche oggi abbiamo pulito il Belvedere e le aiuole. È un primo segno ed è quello che intendiamo portare avanti. Vigileremo sul decoro urbano ma vi chiediamo di avere pazienza perché c’è molto da fare e le risorse sono limitate. Per quanto riguarda invece il marketing territoriale approfitteremo della presenza dell’hub australiano per portare qui persone e incrementare il turismo e il commercio”.
La parola è poi passata all’opposizione che si è tolta “qualche sassolino dalla scarpa”. Dopo cinque anni di domande incalzanti da parte di quella che oggi è la maggioranza, è stata la volta di Bernasconi, ora in minoranza passare al contrattacco: “Il vostro programma si apre con la descrizione di un paese anonimo, privo di entusiasmo, senza dignità e senza decoro: su questo non posso che essere in disaccordo – ha detto Bernasconi -. Siamo qui per migliorare il nostro già bellissimo paese, che è già vitale. Io partirei da qui per trovare convergenza e spirito collaborativo. Oggi non è l’alba di una nuova era, che parte da una realtà devastata”.
All’ex vicesindaco Simona Barbarito è toccato invece stilare il lungo elenco di chiarimenti e di domande sui punti del programma elettorale di “Azzate a colori”: “Do il benvenuto ai nuovi consiglieri di maggioranza e minoranza. Auguro buon lavoro, soprattutto a chi opererà con i miei funzionari di riferimento. Anch’io credo nel dialogo: sono grata ai commercianti e ai rappresentanti delle associazioni che mi hanno telefonato e ringraziato per il lavoro fatto sin qui. Ci sono invece cose che non mi sono piaciute e voglio condividerle; e mi riferisco all’introduzione del programma di Azzate a colori che parla di un paese ingrigito e imploso. Questo mi ha lasciato basita: Azzate è capofila della gestione associata della scuola media e della polizia, è capofila dei piani di zona. Azzate è protagonista della Valbossa.
Ho contato gli eventi che abbiamo organizzato in questi cinque anni: mi sono fermata a 85. Dov’è questo paese ingrigito? Forse se aveste partecipato ad alcuni di questi eventi vi sareste resi conto che Azzate non è il paese che avete disegnato voi”. Alla richiesta di come la maggioranza intenda realizzare alcuni punti fondamentali del suo programma, il sindaco ha risposto che auspica un confronto tra capigruppo per arrivare a una definizione comune delle azioni da mettere in campo.
Le parti si sono invertite e tutto lascia presagire un confronto anche serrato tra maggioranza e opposizione.
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