Cosa fare di fronte alla violenza di genere: l’istituto Falcone di Gallarate ora ha un protocollo
Comprende anche un vademecum operativo per affrontare i casi: la scuola è capofila anche della rete "Questo non è amore". La firma insieme al Prefetto e alle forze dell'ordine
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Il 20 maggio 2023, all’Istituto Scolastico Falcone di Gallarate, è stato siglato dal prefetto della provincia di Varese, Salvatore Pasquariello, dal dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Varese, Giuseppe Carcano, e dal dirigente dell’istituto gallaratese, Vito Ilacqua, in rappresentanza delle scuole della provincia, un protocollo operativo per la gestione dei casi di violenza di genere all’interno delle scuole.
Diverse sono state le attività svolte dal 2019 al fine di prevenire la violenza di genere nelle scuole: sono state attivate reti a livello provinciale, sono stati effettuati percorsi di formazione dei dirigenti e campagne di sensibilizzazione, si sono svolte collaborazioni insieme alle forze dell’ordine, all’esito delle quali è stato elaborato un piano di intenti che è poi sfociato nel protocollo operativo firmato nella mattinata del 20 maggio scorso.
Gli obiettivi li ha spiegati il Prefetto: «Come per gli adulti è fondamentale proseguire sulla strada di formare pool di esperti, anche con corsi di formazione per tutti coloro che affrontano questo fenomeno, così per gli studenti è indispensabile che ogni operatore sia istruito — anche perché pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio — nelle azioni da compiere nelle varie situazioni che gli dovessero capitare.
Il “vademecum” realizzato dall’Istituto Giovanni Falcone di Gallarate, Scuola Polo Provinciale della Rete “Questo non è amore”, offre a chi lavora nella scuola delle istruzioni operative, un utilissimo strumento sia per il caso in cui il minore riveli una violenza subìta o una violenza assistita, sia per il caso in cui il docente (o altri) noti dei lividi sul corpo del minore o intercetti segnali di incuria, di abbandono, di presunta inadeguatezza genitoriale, sia, infine, per il caso in cui il docente (o altri) noti segnali di disagio o situazioni di pregiudizio».
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La strategia include la possibilità di « intercettare quei segnali che possono anche portare a eventi tragici », ha spiegato il dirigente dell’Istituto Falcone. All’evento ha partecipato anche l’ex ministro all’istruzione Marco Bussetti, oggi dirigente del Servizio regionale Ordinamenti scolastici e politiche per gli studenti, secondo il quale il protocollo è un esempio, non solo a livello formale, ma anche operativo, del lavoro che gli operatori svolgono ogni giorno nelle scuole insieme alle forze dell’ordine e che porterà grandi risultati. Importante altresì è stata la presenza di Silvia Nanni, coordinatrice della scuola di legalità “Il seme della giustizia” e ispettore della polizia di Stato: « La sottoscrizione del protocollo tra Prefettura di Varese, Ufficio Scolastico Territoriale di Varese e Rete Provinciale “Questo non è amore” prevede anche l’istituzione di un nuovo servizio, un “help point” gestito dall’Ufficio Scolastico Territoriale. All’email che viene evidenziata nel vademecum, ogni dirigente, insegnante e operatore scolastico potrà scrivere per un supporto immediato, per una indicazione, per un riferimento; risponderà un piccolo pool di specialisti affinché la scuola non si senta disorientata e sola di fronte alla violenza in tutte le sue forme ».
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A spiegare i dettagli del progetto è stata la professoressa Luisa Santoro, referente della rete: « Serve agire, divulgare e informare. Ci siamo mossi subiti e abbiamo creato, appunto, rete ». A margine dell’incontro è stata inaugurata una panchina rossa — simbolo contro la violenza di genere — nell’atrio dell’istituto. Presenti, tra gli altri, il comandante provinciale dei carabinieri di Varese, Gianluca Piasentin, e il capitano della compagnia di Gallarate della Guardia di finanza Alberto Conte.
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