Crisi dell’ospedale, martedì a Gallarate arriva Bertolaso
A un mese dalla precedente visita, l'assessore regionale torna in città di fronte alla diffusa preoccupazione per la crisi di tanti reparti. Qual è la strategia della Regione?
Per fare il punto di fronte alla crisi dell’ospedale Sant’Antonio Abate arriva a Gallarate l’assessore regionale Guido Bertolaso. «Sarà qui martedì pomeriggio alle 16» anticipa il sindaco Andrea Cassani, che venerdì scorso – insieme al consigliere regionale De Bernardi Martignoni e all’assessore regionale alla cultura Francesca Caruso – aveva fatto pressing per ottenere un incontro a breve. All’incontro saranno presenti anche consiglieri regionali e capigruppo cittadini. «La visita mi è stata confermata da Bertolaso in giunta» aggiunge Francesca Caruso.
Nell’ultima settimana si sono moltiplicate le iniziative per l’ospedale cittadino, dopo l’annuncio della cardiologia fissato per il 1° giugno, Incalzato prima dalle opposizioni e poi anche dalla stessa maggioranza di centrodestra, il presidente di Regione Attilio Fontana ha assicurato sabato che la cardiologia non chiuderà.
Come si eviterà la chiusura?
È una delle domande che vengono naturali e a cui dovrebbe rispondere l’assessore Bertolaso: ancora negli ultimi giorni i vertici di Asst Valle Olona spiegavano che il numero di medici era insufficiente a garantire continuità al reparto (la presenza sarebbe stata ridotta a un solo cardiologo a Gallarate, in orario diurno, a disposizione dei reparti). Evidentemente in Regione si è trovata una via per scongiurare la chiusura.
Resta poi anche il tema più generale della situazione dell’ospedale.
Dal territorio la attuale crisi è percepita come una emergenza, anche nel senso letterale del termine: una crisi che emerge tra le difficoltà più generali che vive la sanità pubblica italiana e di Lombardia. Del resto – facevano notare alcuni medici nelle settimane scorse – gli stessi professionisti che lasciano l’incarico a Gallarate spesso si trasferiscono non nel privato, ma anche in altre aziende pubbliche lombarde, considerate in situazione meno stressante e complicata.
D’altro canto è stato lo stesso Fontana a dire che Gallarate «è nella situazione di altri ospedali», rassicurando sul fatto che comunque tornerà «efficace ed efficiente». Che percorso hanno in mente in Regione? Forse si saprà proprio da Bertolaso, che peraltro torna a Gallarate a solo un mese dalla precedente visita.
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