Varese
E’ “questione di percezione ” a Visionare 2023: l’appuntamento di maggio è con Steven Holl
L’incontro con il grande architetto americano, che dialogherà con Fulvio Irace, è previsto per sabato 27 maggio, nella consueta cornice di villa Panza
L’appuntamento di maggio di Visionare 2023, i “dialoghi di Architettura” ideati dall’Architetto Fulvio Irace, moderatore e curatore della rassegna organizzata dall’Ordine degli Architetti di Varese ospiterà Steven Holl, tra i più noti e influenti architetti e teorici dell’architettura contemporanei.
Steven Holl è nato nel 1947 a Bremerton, Washington. Nel 1970, si è laureato all’Università di Washington e ha continuato gli studi di architettura a Roma. Nel 1976, è entrato a far parte della Architectural Association di Londra e nel 1977 ha fondato la Steven Holl Architets.
Considerato uno degli architetti più influenti d’America, è rinomato per la sua capacità di coniugare spazio e luce con grande sensibilità a seconda del contesto, oltre che per il suo sapiente uso delle qualità uniche di ogni progetto per la creazione di un design concettuale. Ha realizzato progetti negli Stati Uniti e a livello internazionale, tra cui la Cappella di Sant’Ignazio di Seattle, Washington (1997), il Kiasma Museum of Contemporary Art di Helsinki, Finlandia (1998), la Simmons Hall al Massachusetts Institute of Technology di Cambridge, Massachusetts (2002), il grattacielo orizzontale di Shenzen, Cina (2009), l’Herning Museum of Contemporary Art di Herning, Danimarca (2009); il Linked Hybrid di Pechino, Cina (2009); la Cité de l’Océan et du Surf di Biarritz, Francia (2011); il Reid Building alla Glasgow School of Art di Glasgow, Scozia (2014); il Maggie’s Centre Barts di Londra, Regno Unito (2017); il REACH, il Kennedy Center for the Performing Arts di Washington D.C. (2019) e il Cofco Cultural and Health Center di Shanghai, Cina (2021).
Holl è anche professore di ruolo alla Columbia University’s Graduate School of Architecture, Planning and Preservation, e ha insegnato all’Università di Washington, al Pratt Institute e all’Università della Pennsylvania. Per questo, da molti anni Steve Holl ha messo al centro della sua riflessione il tema della percezione e delle sue implicazioni sull’architettura. “La percezione e la forza metafisica dell’architettura sono regolate dalla qualità della luce e dell’ombra, dall’opacità e dalla traslucidità dei solidi e dei vuoti“ ha scritto.
“Tutto ciò che gli occhi vedono e i sensi sentono in architettura dipende dalle condizioni di luce e di ombra. Luce e ombra sono alla base della capacità dell’architettura di dare concretezza ai significati. Sono come il suono e il tempo per la musica: mezzi, strumenti che devono però sottostare a un principio organizzatore di un’idea. Lo spazio non esiste senza la luce“.
«A distanza di qualche anno dal suo noto saggio “Questions of perception”, l’architetto americano torna a spiegare l’attualità di quella sua analisi in un luogo speciale che rappresenta la summa delle ricerche artistiche contemporanee sulla progettualità della luce e sul progetto della percezione, villa Panza di Biumo a Varese – spiega Fulvio Irace nel presentare la serata – Un’occasione straordinaria per Steven Holl di misurarsi con gli effetti della luce nella creazione di nuovi spazi; una lezione irripetibile per i fedeli frequentatori di Visionare di ascoltare i pensieri di uno dei più inquieti talenti dell’architettura contemporanea».
VISIONARE dialoghi di Architettura a cura di Fulvio Irace
STEVEN HOLL
Questions of perception
SABATO 27 MAGGIO ORE 10:30
PER MAGGIORI INFORMAZIONI E ISCRIZIONI
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