Figli di uno sport minore, inizia il viaggio nel mondo delle società sportive di Busto Arsizio
In questa rubrica non si parlerà di professionisti dello sport ma di chi dedica passione, tempo e risorse anche economiche per dare a tutti la possibilità di praticare la disciplina che amano
Quando è stato inaugurato l’anno di Busto Arsizio città europea dello sport alla e-Work Arena di via Gabardi, il campo ha faticato a contenere le rappresentanze delle società sportive che hanno aderito all’iniziativa. Ce n’erano tantissime e dietro ogni stemma c’era una fila di atleti di età diverse con la tuta della società di appartenenza, creando un colpo d’occhio d’impatto.
Ma non ci si vuole fermare qui e proprio per questo inauguriamo una rubrica su Varesenews che racconterà, ogni settimana, una di queste società. Abbiamo deciso di chiamarla “Figli di uno sport minore”, riprendendo quella dedicata al Csi di qualche anno fa “Figli di un gol minore”.
L’obiettivo è quello di testimoniare una città viva sotto il profilo sportivo non solo grazie alle discipline più conosciute (calcio, pallavolo, basket) ma anche per merito del lavoro spessissimo volontario di centinaia di persone tra allenatori, dirigenti, assistenti che permettono a migliaia di persone di potersi allenare e praticare il proprio sport.
A Busto Arsizio, addirittura, c’è un’associazione che mette insieme tutte queste realtà (circa 60) che si chiama Associazione delle Società Sportive Bustesi (Assb – www.assb.it) che funziona come vero e proprio service di tutto questo mondo che brulica nelle palestre e nei palazzetti della città. Dalle arti marziali al crossfit, dal twirling alla ginnastica, dal pattinaggio al tiro a segno fino allo sport per i disabili e c’è anche chi si è inventato uno sport tutto nuovo che vorrebbe prendesse piede.
Cinzia Ghisellini, dirigente scolastica di Acof (che propone anche un liceo sportivo, ndr), è la presidente di Assb dal 2021 e ha dovuto gestire il periodo più difficile per lo sport, quello della pandemia: «Sono stati anni duri, che hanno lasciato strascichi importanti – racconta Ghisellini – . C’erano società sportive sul punto di chiudere ma con l’aiuto di tutti siamo riusciti a venirne fuori».
Ghisellini racconta il compito dell’Assb: «Siamo a servizio delle società. La nostra sede in via Ariosto è la casa di molte realtà che non hanno uno spazio sociale dove riunirsi ma cerchiamo sempre di aiutare attraverso iniziative ed eventi annuali come la Pasqua dell’Atleta, Sport in Piazza, materiale informativo e molto altro».
La presidente sa bene che queste realtà vivono moltissimo di passione e volontariato, quindi vanno aiutate: «La nostra realtà è nata nel 1966 e ha sempre collaborato con le amministrazioni comunali che si sono succedute. Siamo apartatici e apolitici da statuto e il nostro unico interesse è la promozione dello sport favorendo i rapporti tra le società e con il Coni. Il motto della nostra associazione è “Lo Sport fa bene alla Città” è un mantra che ci accompagna da 57 anni. Le società iscritte abbracciano tutte le discipline sportive, dalla scherma alla pallanuoto al calcio al ciclismo all’atletica, un mondo di anime di tutte le età che promuovono lo sport del nostro territorio a livello amatoriale e agonistico.».
Insieme ad Assb, dunque, vi racconteremo molte di queste realtà che danno la possibilità di fare sport a migliaia di bambini, ragazzi e adulti. Un viaggio che vi farà immergere nella passione di chi ce la mette tutta per regalare divertimento e saluti ai propri atleti.
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