Giro d’Italia, tappa a Paret-Paintre e maglia a Leknessund. Albanese di nuovo quarto
Il giovane della DSM è il secondo norvegese a diventare leader della corsa. Il primo arrivo in salita è del francese, altro piazzamento per il talento della Eolo-Kometa che mercoledì arriva sulle strade di casa

Cambia il padrone della maglia rosa nella quarta tappa del Giro d’Italia che passa dalle solide spalle di Remco Evenepoel a quelle meno note di Andreas Leknessund, altro giovane – ha 23 anni – che gareggia con la maglia del team DSM. Leknessund è il secondo norvegese a guadagnare la maglia di leader, 48 anni dopo Knut Knudsen ed è salito in testa alla classifica al traguardo di Lago Laceno, dopo aver perso la volata per la tappa contro il francese Aurelien Paret-Paintre. (foto Ag2r-Citroen Team)
I due corridori sono stati capaci di portare a termine la fuga che ha caratterizzato la tappa del primo arrivo in salita del 2023: il transalpino della Ag2r-Citroen è riuscito a reagire al primo allungo del norvegese che ha sgranato ulteriormente il gruppetto, lo ha raggiunto per gli ultimi chilometri e lo ha battuto nettamente nella volata a due. Ma entrambi. dopo l’arrivo, hanno di che festeggiare.
A fare le spese dell’azione vincente è stato, purtroppo, Vincenzo Albanese: la punta della Eolo-Kometa in questa prima settimana, è stato bravissimo a entrare nella fuga a sette ma ha pagato le accelerazioni degli avversari nei tratti più duri della salita verso Lago Laceno. “Alba” ha comunque proseguito con il suo passo, è riuscito a non “saltare” ma è arrivato sulla retta finale insieme al lettone Tom Skujins – vincitore di una Tre Valli nel 2018 – che al fotofinish ha agguantato il podio ai danni dell’italiano. Per il secondo giorno consecutivo però Albanese ha intascato un quarto posto amaro ma allo stesso tempo incoraggiante vista la condizione dimostrata.
Il gruppo dei big ha lasciato fare la fuga: Evenepoel probabilmente aveva interesse a cedere la maglia rosa per allentare la pressione sulla squadra e così la Soudal-Quick Step ha controllato i migliori della classifica senza troppo consumarsi nell’inseguire i fuggitivi. Il vantaggio dei primi è calato nettamente sulla salita finale ma si è assestato a 2’01” (anche Caruso e Fortunato nel drappello): ora Leknessund comanda con 28″ di vantaggio sul campione del mondo e con 30″ sullo stesso Paret-Paintre.
Mercoledì 10 si corre tra Atripalda e Salerno, è il percorso della 5a tappa sulla distanza dei 171 chilometri e si arriva ancora più vicino a “casa Albanese” che è di Oliveto Citra. Sarà la volta buona per il talento della Eolo? Attenzione però alle fughe: il terreno potrebbe essere fertile.
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